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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 12:04.

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Mediaset sta valutando una possibile partnership nella tv a pagamento con gruppi televisi esteri. A rivelarlo è il vicepresidente esecutivo, Pier Silvio Berlusconi durante la presentazione del palinsesto per la stagione 2012-13. L'ipotesi era contenuta in un recente report degli analisti di Mediobanca.

Ancora non si parla di negoziazione, la fase è quella delle conversazioni. I contatti però, a uno stadio preliminare, riguarderebbero in particolare un gruppo europeo interessato alla presenza sul mercato italiano.
Il mercato della pay tv «è in contrazione», dice Pier Silvio Berlusconi. E Mediaset Premium, che ha dovuto spostare in avanti «di due o tre anni» il break even, «non sta guadagnando abbonati, ma sta guadagnando quote di mercato» e resta un fronte «strategico» per l'azienda. Perché, sottolinea il vicepresidente esecutivo, «senza Mediaset Premium, in Italia sulla pay tv ci sarebbe un monopolio».

Nonostante la crisi che pesa sul mercato pubblicitario Mediaset investirà nel 2012 «nei puri contenuti 2 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi tutti in Italia». Per la raccolta pubblicitaria nel primo semestre 2012 non ci sono segnali di ripresa e il dato è in linea con il -10% su base annua già registrato nei primi tre mesi dell'anno. Per i mesi a venire non si prospettano inversioni di tendenza, mentre è in atto un piano di tagli che dovrebbe portare risparmi da 250 milioni annui entro il 2014.

Nel palinsesto 2012-13, oltre a Celentano, ci sono nuove produzioni e nuovi format. Ma l'evento clou sarà in ottobre (l'8 e il 9) la doppia serata di spettacolo live del Molleggiato, che torna al concerto dopo 18 anni. Obiettivo, ha chiarito Alessandro Salem, direttore generale dei contenuti Rti, «raggiungere almeno i 7,5 milioni di ascoltatori», con il 27-28% di share . Per ogni serata sono previsti quattro break.
Mediaset si tiene stretta anche Maria De Filippi e punta a rinnovarle il contratto da conduttrice, autrice e produttrice con la sua Fascino, in scadenza a fine agosto, per quattro anni.

Quanto al calcio,l'azienda che vanta l'esclusiva assoluta della partita del mercoledì di Champions League e di tutta l'Europa League, è pronta a discutere di un possibile scambio con Sky, che ha i diritti dei match del martedì di Champions. «Noi - dice Pier Silvio Berlusconi - possiamo offrire tutte le partite europee di cinque o sei squadre italiane (per la Champions Milan e Juve, ed eventualmente l'Udinese se supererà i preliminari, per l'Europa League Inter, Napoli e Lazio, ndr), il satellite ne ha solo due».


Interpellato sul basso valore attuale del titolo in Piazza Affari, il vicepresidente esecutivo di Mediaset risponde che «i valori di Borsa in questo momento non vanno nemmeno guardati», anche perché «in un momento così complicato dove c'è bisogno di misure per la crescita è abbastanza chiaro che è dura per tutti».
La situazione in Rai? È «paradossale», dice Pier Silvio Berlusconi, come del resto «capita spesso»; sarebbe «giusto avere dei vertici».

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