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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2012 alle ore 21:14.
«Nel processo di transizione in Siria non ci può essere spazio per Assad»: lo ha ribadito la Casa Bianca, sottolineando come «Assad abbia oramai perso ogni credibilità». Gli Stati Uniti ribadiscono inoltre il loro "no" a un ruolo dell'Iran nella risoluzione della crisi in Siria, come proposto dall'inviato dell'Onu e della Lega araba, Kofi Annan.
«La comunità internazionale - ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney - deve lavorare in maniera costruttiva e cooperare per risolvere la situazione in Siria. Gli Stati Uniti notano dei progressi sulla strada della costruzione di un ampio consenso.». Ma per l'amministrazione Obama c'è un punto fermo: «Nel processo di transizione e nel futuro della Siria - ha ripetuto Carney - Assad non può più giocare alcun ruolo».
L'ambasciatore siriano in Iraq, Nawaf Fares, avrebbe abbandonato il regime del presidente siriano Bashar al Assad. Lo riporta il sito web del New York Times. Se la notizia sarà confermata, scrive il quotidiano, si tratta del secondo esponente di alto profilo del regime a disertare in meno di una settimana.
Intanto sono almeno 52 le persone morte oggi in Siria. Lo ha detto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa con sede in Gran Bretagna. Tra le vittime ci sono 23 civili, 18 soldati e undici ribelli, ha precisato l'Ong. Ieri i morti erano stati 82, mentre sempre secondo l'Osservatorio, sono più di 17mila le persone morte dall'inizio della rivolta contro Bashar al Assad, nel marzo 2011.
Nelle stesse ore il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unitesta discutendo le azioni da intraprendere per risolvere la crisi in Siria, come ha annunciato l'inviato dell'Onu e della Lega araba per la Siria, Kofi Annan. «Il Consiglio sta discutendo attualmente quali debbano essere i prossimi passi e quali azioni possa intraprendere», ha detto l'ex segretario generale del Palazzo di Vetro, che ha aggiunto che se ne dovrebbe sapere qualcosa di più «nei prossimi giorni».
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