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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2012 alle ore 13:51.

C'eravamo tanto amati. In Italia un matrimonio dura in media 15 anni. In dieci anni, dal '95 al 2010, le separazioni sono aumentate di oltre il 68% e i divorzi sono praticamente raddoppiati. Dal 1975 a oggi i matrimoni falliti sono triplicati. Lo scrive a chiare lettere l'Istat nel suo rapporto riferito al 2010. Se nel 1995 per ogni mille matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi. Insomma, quello che una volta era considerato un vincolo adesso non lo è più. Non solo crisi economica, dunque, il momento è difficile anche per i sentimenti. Se la coppia scoppia, nell'85% dei casi la scelta è consensuale. L'età media alla separazione é di circa 45 anni per i mariti e di 42 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 47 e 44 anni.
Separazioni: in media non si va oltre i 15 anni di matrimonio
Nel 2010 le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160. Rispetto all'anno precedente le separazioni hanno registrato un incremento del 2,6% mentre i divorzi un decremento pari allo 0,5%. Per quanto riguarda le separazioni, in media non si va oltre i 15 anni di matrimonio, sono più frequenti al Nord, ma crescono al Sud. La crisi della coppia raggiunge il suo apice tra 35 e 40 anni. Nel 2010, all'atto della separazione, i mariti avevano in media 45 anni e le mogli 42.
Boom di separazioni tra gli over 60
Attenzione: sono andate aumentando, sia in valori assoluti sia percentuali, le separazioni delle classi di età più elevate, con almeno uno sposo ultrasessantenne. Qualche dato può rendere l'idea: nell'ultimo decennio le separazioni che riguardano uomini in questa fascia di età sono passate da 4.247 a 8.726 (dal 5,9% al 9,9% del totale delle separazioni). Per le donne ultrasessantenni, nello stesso periodo, si registra un valore più che raddoppiato delle separazioni: dalle 2.555 del 2000 (pari al 3,6%) alle 5.677 del 2010 (6,4%). Crescono le separazioni per i coniugi con i titoli di studio più elevati.
Separazione perlopiù consensuale
La tipologia di procedimento maggiormente scelta dai coniugi è quella consensuale: nel 2010 si sono concluse in questo modo l'85,5% delle separazioni e il 72,4% dei divorzi. La quota di separazioni giudiziali (14,5%) è più alta nel Mezzogiorno (21,5%) e nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione (20,7%). Il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. L'89,8% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l'affido condiviso, modalità ampiamente prevalente dopo l'introduzione della legge 54/06.
Separazioni di coppie miste: un fenomeno recente, ma in aumento
Nel 2005 sono state pronunciate nei tribunali italiani 7.536 separazioni riguardanti coppie miste di coniugi, contro 4.266 concesse nel 2000 (+76,7%). Successivamente, si è registrata una battuta d'arresto sia in valori assoluti sia percentuali: nel 2010, le separazioni sono state 7.173, pari all'8,1% di tutte le separazioni (contro il 9,2% del 2000). Per quanto riguarda i divorzi di "coppie miste" la tendenza è in crescita, anche se l'entità del fenomeno è piuttosto contenuta (4.163 nel 2010, pari al 7,7% del totale).
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