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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2012 alle ore 16:37.

Il nuovo logo della regione UmbriaIl nuovo logo della regione Umbria

Qual è l'indotto delle due principali manifestazioni?
E' difficile da calcolare. Abbiamo questi studi ma possiamo monitorare le presenze che toccano il picco durante Umbria Jazz ed Eurochocolate.

Nel piano di marketing come si misura il successo del vostro piano: presenze negli hotel? Le entrate dell'indotto? C'è un modello dietro?
Lo scorso maggio abbiamo sperimentato, con successo, un'iniziativa di promozione online dell'Umbria con un'associazione di 180 blogger. Poi da poco stiamo monitorando le uscite sulriviste internazionali, a partire dal recente articolo positivo uscito sul Financial Times. Poi stiamo allestendo un sistema per misurare la redditività dei turisti in Umbria perché vogliamo andare oltre le presenze, insieme al Cst, il Centro studi turistici di Assisi. La Banca d'Italia ha già uno strumento del genere tant'è che noi sappiamo che negli ultimi anni la spesa dei turisti in Umbria è aumenta del 20%.

Che cosa significa che le due più grandi manifestazioni regionali – UmbriaJazz e il Festival di Spoleto – si svolgono contemporaneamente: che bisogna fare massa critica o che al contrario le due istituzioni non si parlano?
La contemporaneità è legata alla tradizione e alla concentrazione dell'evento nel periodo di maggiore affluenza turistica dell'anno, la prima metà di luglio. Il Festival dei due Mondi da sempre inizia sempre l'ultima settimana di giugno, UmbriaJazz la prima di luglio. Certo, ci sono elementi di rivalità ma sia il concerto di Sting a Umbria Jazz sia il concerto finale di Spoleto indicano il tutto esaurito. E anche ieri (il 7 luglio, ndr) sera al Teatro Romano di Spoleto c'erano 1.200 spettatori e a Perugia oltre 2mila al concerto allo Stadio di Santa Giuliana. Ci sono operatori che comprano 10-15mila euro di biglietti per abbinarli ai pacchetti turistici, il prossimo anno pensiamo di proporre pacchetti che includano le due manifestazioni.

Brand Umbria non solo turistico, aggiungiamo l'ambiente – con i suoi Parchi - e cultura che poi alla fine portano entrate come indotto del turismo o autonomamente? Aggiungiamo anche design e enogastronomia di alta qualità? Come? Quali sono i target prescelti? Senz'altro il lusso poi il resto?
Cultura, ambiente artigianato artistico e le produzioni d'eccellenza. Questa filiera è strettamente collegata- Il maglioncino di Cucinelli ha il valore aggiunto per il fatto di essere stato prodotto all'interno di un borgo, chi lo compra acquista anche un pezzo d'Umbria e il cliente lo deve sapere. Il target di riferimento? Il nostro target? L'italiano medio-colto, il francese medio-colto, quello che è disponibile a spendere di più per un prodotto di qualità. Il ricco ignorante caciarone non ci piace. Il ricco che viene a restaurare il castello ci piace, come il banchiere turco che ha speso 20 milioni per ristrutturare la proprio dimora nelle campagne tiberine.

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