Chiodi da tappezziere al Tour dopo il passaggio dei fuggitivi. Almeno trenta forature, Evans furioso

«Qualcuno ha gettato dei chiodi da tappezziere da due centimetri sul tracciato della corsa, provocando almeno 30 forature. Di sicuro è avvenuto dopo il passaggio del gruppo dei fuggitivi nella zona del Mur De Peguère». Lo ha detto il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, ai microfoni della Rai al termine della 14/a tappa, spiegando così l'inusuale numero di forature, che ha fatto anche vittime illustri come Cadel Evans e Bradley Wiggins.

Il tutto è avvenuto in un settore di pochi chilometri tra la fine della salita e l'inizio della discesa del Mur de Peguère, a una quarantina di chilometri dal traguardo. Evans ha anche rischiato di perdere minuti preziosi, visto che ha dovuto cambiare prima una ruota e poi, alla seconda foratura, anche l'intera bici, ma il gruppo di Wiggins non ha forzato, attendendo il suo rientro. «Molte moto della organizzazione avevano vari chiodi piantati negli pneumatici», ha detto ancora Prudhomme. Il grave episodio poteva avere conseguenze pesanti per i ciclisti, specie nel tratto in discesa, dove si va a non meno di 70 chilometri orari.

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Chiodi e forature al Tour

C'è stata anche una caduta, quella di Kiserlowski: il corridore si è fratturato una clavicola. Il gruppone è arrivato con notevole ritardo rispetto al vincitore della tappa partita da Limoux e lunga 191 chilometri, lo spagnolo Luis Leon Sanchez (Rabobank), primo per distacco nei confronti di un gruppetto che era andato in fuga e che non ha patito il gesto vandalico di chi ha lanciato le puntine da disegno.

L'episodio ha spaccato in tre la carovana: il gruppetto in fuga, da cui poi è uscito Sanchez, il gruppo della maglia gialla Wiggins che correttamente ha atteso il rientro di Evans e degli altri di prima fascia che avevano forato, infine il gruppone. Non è da escludersi che la giuria del Tour decida di azzerare i distacchi, ferma restando la vittoria di Sanchez. Ipotesi molto lontana è quella dell'annullamento dell'intera tappa.

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