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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2012 alle ore 17:10.
L'ultima modifica è del 16 luglio 2012 alle ore 11:33.

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Nei conti correnti e conti deposito sequestrati questa mattina dalla Polizia Giudiziaria, nell'ambito dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri, ci sono fondi per 8,5 milioni di euro. Questo uno dei primi dati che emerge dall'operazione condotta oggi e che ha portato al sequestro di beni mobili e immobili per 60 milioni di euro a sei indagati nell'inchiesta della procura di Milano, tra i quali l'uomo d'affari Pierangelo Daccò e l'ex assessore lombardo Antonio Simone, condotta da pm Luigi Orsi, Laura Pedio, Gaetano Ruta e Antonio Pastore. Inoltre, sempre secondo quanto appreso, lo yacht Amerika, riconducibile a Daccò, sequestrato al porto di Ancona è stimato tra 5 e 7 milioni di euro. Sigilli anche a circa 1.000 bottiglie di vini pregiati per un valore di circa 300mila euro. Le bottiglie sequestrate a Daccò sono depositate in un locale del noto ristorante milanese Sadler e sono affidate in custodia giudiziale al titolare.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha detto di non sapere nulla sul sequestro. «Non ne so nulla, ho letto le notizie come voi», ha detto il governatore a margine del tavolo di coordinamento dei gruppi consiliari delle principali regioni del Nord. «Stiamo parlando di una persona (Daccò, ndr) che è totalmente innocente e incensurata, non bisogna precorrere i tempi di un eventuale giudizio che spetta soltanto alla Magistratura». Secondo il governatore «la presunzione di innocenza non é un privilegio ma una certezza».

Daccò, secondo quanto scrive il gip di Milano Vincenzo Tutinelli nel decreto di sequestro preventivo eseguito oggi, sarebbe stato il «tesoriere» dei quasi 70 milioni di euro di fondi neri ottenuti dalla distrazione di soldi dalla casse dalla Fondazione Maugeri. Secondo il gip Daccò avrebbe gestito i fondi «attraverso sue società e con l'ausilio di Grenci e Simone».

E proprio all'ex assessore lombardo Antonio Simone la procura di Milano contesta il riciclaggio di 10 milioni di euro e di 1,3 milioni di dollari. È quanto emerge dal decreto di sequestro nei suoi confronti e di altri cinque indagati nell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri. A Simone, si legge sempre nel decreto firmato dal Gip del tribunale di Milano Vincenzo Tutinelli, sono stati sequestrati beni per circa 6 milioni di euro.

Stando agli inquirenti «Simone, in concorso con Grenci (Giancarlo Grenci, fiduciario di Pierangelo Daccò e Simone), in qualità di fiduciario svizzero socio della Norconsulting, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, fuori dai casi di concorso nei reati di appropriazione indebita ai danni della Fondazione Maugeri, trasferiva denaro provento di tali delitti per un importo di circa 10 milioni di euro e 1,3 milioni di dollari, e compiva in esso altre operazioni in modo da ostacolare l'identificazione della sua provenienza delittuosa facendo transitare tali somme su conti correnti esteri riferibili a lui personalmente ovvero a sue società, in forza di falsi contratti di consulenza, così da disperderne le tracce».

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