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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2012 alle ore 14:20.
L'ultima modifica è del 19 luglio 2012 alle ore 14:04.

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Caso Ilva: la settimana prossima - si legge in una nota emessa da palazzo Chigi al termine dell'incontro tra Governo (presenti Antonio Catricalà, Corrado Clini e il sottosegretario Claudio de Vincenti), parti sociali, Regione (Nichi Vendola), Provincia (Giovanni Florido) e Comune (Ippazio Stefano) - sarà siglata un'intesa quadro che individuerà nel dettaglio le risorse finanziare, i progetti e le modalità attuative. Al vertice hanno partecipato anche alcuni parlamentari. Il 24 luglio il ministro dell'Ambiente incontrerà l'Ilva per illustrare i risultati dell'incontro e verificare la disponibilità dell'impresa a concorrere agli obiettivi emersi. Clini ha poi detto che l'accordo di programma sarà finalizzato con un protocollo d'intesa il 26 luglio.

Il ministro dell'Ambiente Clini: il 26 protocollo d'intesa
«Tutti abbiamo la consapevolezza che non possiamo rischiare di far perdere all'Italia il sito industriale di Taranto» ha affermato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini e per questo «il 26 luglio dovremmo aver chiuso protocollo d'intesa» per il risanamento ambientale dell'area dello stabilimento Ilva.

Vendola: Taranto è un problema della nazione
«Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confindustria oggi hanno condiviso con il governo centrale, regionale, provinciale, con il Comune di Taranto, con tutti gli attori della società italiana questa idea: che l'Italia si deve caricare su proprie spalle Taranto». Lo ha spiegato al termine dell'incontro a palazzo Chigi il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Il Governatore ha sottolineato che la vicenda dell'Ilva di Taranto «è un problema della nazione perchè si tratta del più grande stabilimento in Europa che produce per tutta l'industria metalmeccanica italiana».

Laterza (Confindustria): ragionare su progetto di area
Nel corso dell'incontro il vice presidente di Confindustria per il Mezzogiorno Alessandro Laterza ha ricordato che «l'Ilva non si é mai negata al confronto ed é assolutamente disponibile» a discutere con Governo e parti sociali una soluzione per il risanamento ambientale dell'area dello stabilimento di Taranto. «Dobbiamo ispirare un ragionamento comune e superare le incomprensioni», ha aggiunto Laterza, aggiungendo però che «i problemi di Taranto non sono solo l'Ilva: dobbiamo ragionare ad un progetto di area».

Bonanni (Cisl): siamo preoccupati, ma unione d'intenti incoraggia
Il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha chiarito che sul risanamento ambientale dell'area Ilva e sulla continuità industriale dello stabilimento «le nostre preoccupazioni non sono del tutto fugate, però - ha aggiunto - é incoraggiante trovare per la prima volta le istituzioni centrali e locali in un raccordo fortissimo per programmare una serie di iniziative utili a bonificare il territorio, a renderlo più salubre e a stimolare anche l'azienda e rassicurarla per gli investimenti che si faranno».

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