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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2012 alle ore 13:19.
L'Eurogruppo ha approvato in via definitiva il programma di aiuti per ricapitalizzare le banche spagnole che prevede una disponibilità fino a 100 miliardi di euro, di cui 30 miliardi disponibili entro fine mese.
Le decisioni prese dall'Eurogruppo oggi sugli aiuti alle banche della Spagna sono considerate un «passo importante» verso la soluzione della crisi, ha assicurato il portavoce del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn, ricordando che «ci sono azioni importanti in corso» sul fronte spagnolo, dalle misure di risanamento dei conti pubblici alle riforme strutturali che permetteranno al paese di riportare la sua economia su una «strada sostenibile» e «recuperare la fiducia dei mercati».
Il portavoce ha aggiunto che per quanto riguarda la Grecia «è ancora in corso il lavoro per trovare soluzioni tecniche ai bisogni di finanziamento di liquidità a corto termine della Grecia». Entro agosto il governo deve corrispondere alla banca centrale ellenica un ammontare di circa 4 miliardi corrispondenti al valore delle obbligazioni a suo tempo acquistate dalla Banca Centrale sul mercato secondario. Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Junker, aveva già anticipato alla fine della riunione dell'Eurogruppo del 9 luglio che «saranno stati trovate delle soluzioni tecniche» per risolvere questo problema. Il caso non sembra preoccupare particolarmente le autorità europee tant'è vero che la Commissione Ue ha indicato che «sulla questione del bisogno di liquidità a breve termine c'é un impegno politico forte» come dimostrato, appunto, da dichiarazioni di dieci giorni fa di Junker.
La nuova missione della troika (Commissione-Bce-Fmi) per la Grecia partirà il 24 luglio con l'obiettivo di verificare l'attuazione del secondo programma di aggiustamento economico. La Commissione non è stata in grado di indicare quanto tempo impiegherà la troika a verificare la situazione.
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