Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2012 alle ore 16:00.
L'ultima modifica è del 21 luglio 2012 alle ore 12:52.

My24

L'euro «è irreversibile», non c'è un rischio di «esplosione» dell'unione monetaria. A dirlo è il presidente della Bce, Mario Draghi. «Vediamo analisti immaginare scenari di esplosione della zona euro - ha spiegato - vuol dire mal conoscere il capitale politico che i nostri dirigenti hanno investito in questa unione e il sostegno degli europei».

Per uscire serve più Europa
Il presidente della Bce Mario Draghi, in un'intervista a Le Monde, ha detto di avere accolto favorevolmente il "successo" del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. «Per la prima volta, e' stato lanciato un messaggio chiaro», ha detto Draghi, per uscire dalla crisi serve «più Europa».

Il compito della Bce non è risolvere i problemi finanziari degli Stati
«Il nostro mandato - ha detto Draghi - non è di risolvere i problemi finanziari degli Stati, ma di garantire la stabilità dei prezzi e mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza». Nelle decisioni, ha precisato Draghi, «siamo molto aperti e non abbiamo tabù. Abbiamo deciso di ridurre il tasso d'interesse a meno dell'1% perchè prevedevamo che l'inflazione sarebbe stata vicina o inferiore al 2% all'inizio del 2013». Una scelta che, secondo il numero uno della Bce, «dovrebbe produrre i suoi effetti, così come le operazioni di prestiti a tre anni alle banche, condotte per far fronte a un rischio di riduzione del credito».

L'Eurozona non rischia la recessione, la crescita migliorerà a fine anno
L'Eurozona non rischia la recessione e la crescita migliorerà verso la fine dell'anno, ha detto Draghi in un'intervista a Le Monde. Il presidente della Banca centrale europea ha assicurato che la Bce prenderà azioni se dovesse percepire il rischio di deflazione. Il numero uno dell'Eurotower ha inoltre invitato i paesi dell'euro a completare il patto di crescita con le riforme.

Indispensabili riforme strutturali
Draghi ribadisce la necessità di riforme strutturali «anche se ci si focalizza troppo spesso sulla riforma del mercato del lavoro che non si traduce sempre con un miglioramento della competitività perché le aziende approfittano a volte di situazione di monopolio o di rendite di posizione». Per il presidente della Bce '«bisogna anche guardare ai mercati dei prodotti e dei servizi e liberalizzare quando è necessario. Politicamente sono decisioni difficili da prendere. Un'agenda europea sulle riforme da adottare e un rafforzamento della presa di decisione comune a livello europeo aiuterebbe molto».

Inevitabile l'unione di bilancio
Nell'Eurozona, ha sottolineato Draghi a Le Monde, «qualsiasi movimento verso un'unione finanziaria, di bilancio e politica é inevitabile e condurrà alla creazione di nuove entità sovranazionali».

Rinegoziazione memorandum Grecia: aspetto rapporto della troika
Su un'eventuale rinegoziazione del memorandum con la Grecia, ha detto Draghi, «non prenderò alcuna posizione prima di aver visto il rapporto della troika». La nostra opzione preferita, «senza equivoci, è che la Grecia resti nella zona euro - ha dichiarato Draghi, interpellato sulla possibilità di un'eventuale uscita di Atene dalla moneta unica - ma ora è di competenza del governo greco. Ha dichiarato il proprio impegno, ora deve dare dei risultati».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi