Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2012 alle ore 10:19.

My24
Maria CannataMaria Cannata

Le aste? Sono sotto controllo. Non solo quelle passate, che sono sempre state sostenute da una buona domanda, ma anche quelle in arrivo. Questo luglio al ministero dell'Economia l'aria che si respira non è quella della «deriva che portava solo al peggioramento, come nella scorsa estate». L'Italia è un paese più forte rispetto a un anno fa e «può cavarsela da sola, l'accesso ai mercati è sempre stato aperto, anche in momenti più difficili rispetto a quelli che attraversiamo ora». Maria Cannata, direttore generale responsabile del debito pubblico al Mef, non vede nero perché coglie nuovi spiragli di luce sul rischio-Italia «in un contesto europeo sicuramente molto ostico».

La recessione in Italia c'è ma non è «la peggiore mai vista», «l'export tiene» e alcune statistiche recenti confermano che «c'è vitalità nell'economia». «Il deficit non è più un problema» e sono state varate importanti riforme strutturali. Al dipartimento del Tesoro, con 170 miliardi di aste ancora da chiudere entro fine anno, conforta che Fitch abbia confermato la "A-" all'Italia, una buona notizia per i titoli di Stato usati come collaterale presso la Bce «che guarda al miglior rating». Inoltre nell'ultima asta del BTp triennale la partecipazione degli stranieri è stata di gran lunga superiore alle attese: «Gli investitori esteri stanno tornando perché, rispetto ai rendimenti negativi dei Paesi "core", conviene investire in BTp». La liquidità nelle casse dello Stato in luglio e agosto è tale «da non richiedere aste extra di BoT». E in settembre arriveranno 700 milioni nel fondo di ammortamento per la riduzione del debito pubblico: «Tutto serve».

Negli ultimi giorni i rendimenti dei BTp erano calati mentre quelli spagnoli erano saliti, dando qualche primo segnale di "decoupling". Oggi invece (ieri per chi legge, ndr) Italia e Spagna si sono riallargate insieme contro i Bund: non riusciamo proprio a evitare il contagio?
È vero. Di recente c'è stata una divergenza tra i prezzi dei BTp che salivano e quelli dei Bonos che scendevano. Questo trend lo abbiamo colto soprattutto dopo l'ultima asta spagnola. Dopo la decisione dell'Eurogruppo (il mercato si aspettava più decisioni e meno rinvii ieri, ndr), però, l'Italia non è stata l'unica ad allargarsi contro la Germania: è anche peggiorato lo spread di Belgio e Francia...

La curva dei rendimenti dei BTp ha comunque accusato un duro colpo: a due anni lo spread con gli Schatz tedeschi si è allargato di 38 centesimi, a dieci anni con i Bund di 20.
Va detto però che dopo la buona asta del BTp triennale la parte breve della nostra curva aveva registrato un rally strepitoso. Il BTp a tre anni è stato venduto a un prezzo molto caro, più alto di 14 centesimi rispetto al livello del secondario: alcuni specialisti sono rimasti insoddisfatti e quindi alla riapertura sono stati acquistati altri 922 milioni di titoli. Con una richiesta pervenuta anche da molte piccole banche italiane. Un successo oltre ogni aspettativa. Abbiamo perso di più sui due anni oggi, rispetto ai 10, perché avevamo guadagnato di più sulla parte a breve.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi