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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2012 alle ore 19:29.

Cattaneo: «Ridimensionare i voli su Linate»
Verrebbe da dire mal comune, mezzo gaudio. Ma così non è. Il calo accusato da Malpensa dipende anche dalla crisi. Ma l'aeroporto della brughiera soffre anche dell'affollamento aeroportuale che caratterizza la pianura padana, con uno scalo ogni 50 chilometri (Malpensa, Linate, Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona). Un vero peccato. Anche perché «in questi ultimi 15 anni, tutte le volte che è cresciuto Malpensa questo è avvenuto a beneficio dell'intero sistema aeroportuale lombardo, mentre ogni qual volta è accaduto il contrario, cioè è cresciuto Linate ed è calato lo scalo varesino, si è verificato un danno in termini di passeggeri e di movimenti aerei per la Lombardia», ha spiegato qualche settimana fa l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, intervenendo al convegno "C'era una volta Malpensa?". In quell'occasione l'assessore aveva anche sottolineato che "se vogliamo che la Lombardia abbia con Malpensa la porta di accesso verso il mondo, dobbiamo ridimensionare Linate». La soluzione, secondo l'assessore, è quella di «rivedere la ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa». Con quest'ultimo che «deve essere e diventare punto di riferimento internazionale rilanciato e perché questo accada è necessario anche l'intervento del Governo». Intervento che per il momento non c'è stato. Le priorità, evidentemente, sono altre. Il trasporto aereo non è fra queste. Il problema è che al Paese serve un piano nazionale del settore che indichi la vocazione di ogni scalo. Nei piani di Sea, il ruolo di Malpensa è già disegnato ed è quello di «ponte» fra Estremo Oriente, Paesi del Golfo e Stati Uniti. Un ruolo che trova un riscontro nei fatti: nei primi quattro mesi di quest'anno il traffico verso il Medio Oriente è aumentato del 15,2% e quello verso l'Asia del 13,8%.
Segnali incoraggianti - Ma i segnali incoraggianti sono anche altri: sono ripartiti i voli della nuova compagnia charter Livingston, la Singapore Airlines ha chiesto e ottenuto (non senza fatica) la concessione della V libertà, ovvero la possibilità di poter operare il proseguimento dell'attuale volo (Singapore-Milano) agli Stati Uniti e in particolare su New York, con la possibilità di sbarcare/imbarcare passeggeri e merce a Milano. E inoltre arrivato il terzo volo di Emirates, la compagnia di Dubai e dunque la conferma che il recupero di Malpensa può venire da Oriente, l'area del mondo verso la quale l'aeroporto lombardo ha registrato nei primi quattro mesi del 2012 un aumento del 13,8% nel traffico passeggeri. Segnali di fiducia per un aeroporto che, dopo aver sopportato il trasferimento in blocco dei voli Alitalia a Roma nella primavera del 2008 e la chiusura di Lufthansa Italia nella primavera del 2011, ha rischiato di finire pesantemente al tappeto.
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