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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2012 alle ore 19:00.
L'ultima modifica è del 24 luglio 2012 alle ore 18:37.

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Una situazione sempre più allarmante quella dei mercati e degli spread di Italia e Spagna, aggravate da fraintendimenti e tensioni tra i governi europei. Clamorosamente smentito nel giro di un'ora (tra le 16,50 e le 17,50) l'annuncio di un ipotetico appello congiunto di Spagna, Francia e Italia affinché vengano rapidamente attuati gli impegni concordati dai leader europei al vertice di fine giugno. Il documento «è una pura invenzione, non esiste», ha detto all'Ansa una fonte autorevole del governo francese, riferendo che a Parigi, ma anche a Roma, sono rimasti «a bocca aperta» dopo la nota rilasciata dal governo spagnolo. Secondo l'agenzia Dow Jones, avrebbero chiesto di dare attuazione alle decisioni prese al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, in cui tra l'altro si è concordato lo "scudo anti-spread" voluto dall'Italia, così come la possibilità di effettuare ricapitalizzazioni delle banche direttamente dal futuro fondo salva Stati permanente Esm.

La versione di Madrid, il comunicato che scompare
Tutto nasce da un comunicato di Madrid, pubblicato sul sito del governo, secondo cui l'appello all'Ue sarebbe arrivato stamani durante la riunione del Consiglio Affari generali a Bruxelles, non frutto di una nota coordinata tra le tre cancellerie. «Il segretario di Stato spagnolo per l'Unione europea, Íñigo Méndez de Vigo, il ministro francese agli Affari europei Bernard Cazeneuve e il ministro italiano agli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, riuniti al Consiglio Affari generali che si è tenuto questa mattina a Bruxelles - si legge nella nota pubblicata sul sito della Moncloa - hanno chiesto l'esecuzione immediata degli accordi dell'ultimo Consiglio europeo degli scorsi 28 e 29 giugno».

«La rapidità è una condizione essenziale per l'esito di qualsiasi azione europea», osservava Méndez de Vigo, sottolineando che «c'è uno sfasamento preoccupante tra le decisioni che prende il Consiglio europeo e l'esecuzione di questi accordi». Secondo quanto riferito ancora dal sito del governo di Madrid, tanto la Danimarca, presidenza uscente del Consiglio Ue, quanto l'Irlanda, che sarà la prossima presidenza dopo quella attuale gestita da Cipro, «hanno appoggiato questi interventi».

Il governo spagnolo ha poi rimosso dal suo sito la nota con il presunto appello congiunto di Spagna, Francia e Italia all'Ue per l'attuazione immediata degli accordi di Bruxelles. Secondo alcuni osservatori, la Moncloa avrebbe fatto rimuovere quel post dopo un'esplicita richiesta della Francia.

Parigi categorica: nessuna iniziativa comune con Italia e Spagna
Il ministro francese degli Affari europei, Bernard Cazeneuve, ha seccamentesmentito di aver chiesto, oggi a Bruxelles, con i suoi omologhi italiano, Moavero Milanesi, e spagnolo, Méndez de Vigo, una «applicazione immediata» degli accordi del Consiglio europeo di fine giugno, come invece aveva annunciato un comunicato del Governo spagnolo. «Non c'è stata alcuna iniziativa comune con l'Italia e la Spagna - ha affermato Cazeneuve. Non ho chiesto l'applicazione immediata degli accordi. Non ha alcun senso affermare questo. Seguiamo le decisioni prese al vertice europeo e lavoriamo su di esse».

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