Il presidente leghista della provincia di Bergamo sfratta il prefetto

Il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano (Ansa)

Il presidente della Provincia di Bergamo "sfratta" il prefetto. È la spending review a dare la facoltà al presidente della Provincia di rescindere qualsiasi contratto d'affitto.

La prefettura non ha pagato affitti per quattro milioni e mezzo di euro
Da tempo Ettore Pirovano, a capo della giunta leghista che governa l'amministrazione provinciale, manifestava la sua insofferenza per la presenza, nel palazzo del centro di Bergamo, degli uffici della prefettura che occupano metà dell'edificio di proprietà della Provincia, pagando un affitto da mezzo milione di euro ma con ritardi tali da avere accumulato quattro milioni e mezzo di arretrati.

Al posto della prefettura due assessorati ora in sedi in affitto
Pirovano ha quindi annunciato che darà la disdetta al contratto di affitto della prefettura a partire dal 31 dicembre, e da quella data farà lo stesso con quelli delle due sedi distaccate di due assessorati, che gli costano 450.000 euro l'anno d'affitto. E che saranno spostati negli spazi lasciati liberi dalla prefettura. Dagli uffici del prefetto per ora non commentano, limitandosi a far sapere: «Staremo a vedere».

Primo atto dello sfratto alle prefetture annunciato dalle Province del Nord
È il primo atto di una decisione annunciata ieri dai presidenti delle province di Lombardia e Veneto: «Se non ci sarà una modifica della spending review le Province del Nord daranno lo sfratto alle prefetture e agli enti statali in affitto». Nel documento approvato a fine riunione i 22 presidenti di Provincia delle tre regioni sottolineano che: «il mancato introito delle locazioni aggrava ulteriormente le difficoltà economiche degli enti locali, che spendono centinaia di migliaia di euro per la manutenzione degli immobili dati in locazione, e per i quali si paga anche l'Imu. Per questo le Province di Piemonte, Lombardia e Veneto daranno avviso di sfratto alle amministrazioni statali locatarie a partire dalla prefetture».

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