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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2012 alle ore 09:53.

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Inter-Juventus, Antonio Conte esulta con Leonardo Bonucci a fine partitaInter-Juventus, Antonio Conte esulta con Leonardo Bonucci a fine partita

Più di quanto i tifosi bianconeri speravano. Meno di quanto sarebbe potuto arrivare. Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d'Italia nella scorsa stagione, figura nell'elenco dei deferiti che stamane la Procura federale ha inviato alla Disciplinare nell'ambito dell'inchiesta legata alle scommesse nel calcio. Conte è stato indagato per omessa denuncia e non per illecito sportivo. Per intenderci, è stato ritenuto responsabile di non aver denunciato la combine di cui sarebbe stato a conoscenza in occasione di due gare del campionato 2010-11, Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, ma non è stato riconosciuto colpevole di aver preso parte attivamente alla "trattativa" che, secondo il superteste ed ex giocatore della squadra toscana, Filippo Carobbio, avrebbe avuto luogo negli spogliatoi dello stadio di Novara. La Procura ha quindi sposato la linea difensiva seguita dai legali dell'allenatore dei bianconeri: è stato evidentemente riconosciuto il risentimento che Carobbio avrebbe maturato nei confronti di Conte per via di un permesso che quest'ultimo non gli avrebbe concesso per andare a trovare la moglie che stava partorendo.

Come si diceva, poteva andare decisamente peggio. Con questa accusa, Conte rischia una squalifica che va dai 6 mesi a 1 anno. Perché si tratta di due omesse denunce, non di una soltanto. Probabile che gli avvocati del tecnico leccese chiedano comunque il patteggiamento, che dovrebbe ridurre sensibilmente la pena. Se il deferimento avesse invece riguardato l'illecito sportivo, i tempi della squalifica sarebbero stati molto più lunghi. Tanto, probabilmente, da chiudere anticipatamente l'esperienza di Conte sulla panchina bianconera. Per la Juventus, in ogni caso, è una giornata tra le più drammatiche del dopo Calciopoli. Già, perché oltre al suo allenatore, sono stati deferiti anche Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Sul difensore grava l'accusa di illecito sportivo. Il centrocampista è invece indagato per omessa denuncia.

il presidente del club bianconero ,Andrea Agnelli a seguito degli atti di deferimento trasmessi dalla Procura della Federazione, ha dichiarato nel pomeriggio: «Gli eventi odierni lasciano in tutti noi una profonda amarezza, mitigata dalla consapevolezza che, come indicato dai vertici dello sport italiano, le regole del processo sportivo arriveranno a fare chiarezza nel corso di questa partita che si svolge innanzi a vari gradi di giudizio. A nome della Società ribadisco il pieno sostegno ad Antonio Conte, Angelo Alessio, Christian Stellini, Leonardo Bonucci e Simone Pepe: la Juventus è una società quotata in borsa, ma per tutti è una squadra e per tutti noi che dedichiamo lavoro e passione ai colori bianconeri lo è ancor di più. Nelle squadre ci si aiuta, si combatte, si perde e si vince. Ma non si resta mai soli. E non succederà neppure questa volta».

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