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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2012 alle ore 06:40.
LE PAROLE DI TERZI
No a un altro Gheddafi
Roma non vuole che Bashar Assad faccia la fine di Muammar Gheddafi. Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, a margine di un'audizione parlamentare. «Si vuole evitare» un simile epilogo attraverso un processo di transizione. Il regime siriano «sta crollando a pezzi» ed è bene che il presidente siriano «se ne vada immediatamente», ha continuato il capo della Farnesina, sottolineando che se una coabitazione dell'opposizione con Assad in un eventuale governo di unità nazionale è impossibile, non lo è «forse» la presenza nella gestione della transizione di «qualche personaggio oggi al governo ed espressione di una parte della società civile».
La giornata
Intanto ieri in Siria sono stati accertati almeno 108 morti: lo ha denunciato l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, secondo cui oltre la metà delle vittime erano civili. Uccisi anche 36 soldati lealisti e quindici insorti.
