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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2012 alle ore 14:46.

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Migliaia di nomi della lista Falciani sono sfuggiti ai controlli della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle entrate perché gli elenchi dei presunti evasori fiscali non sono mai arrivati in Italia. Il mistero delle liste della Hsbc – uno dei colossi bancari più grandi del mondo, al centro di un'inchiesta del Senato degli Stati Uniti – potrebbe avere una spiegazione precisa: secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i nomi scomparsi appartenevano a clienti delle filiali di Montecarlo e del Lussemburgo della Hsbc Private Bank, ma al fisco e alla magistratura italiani sono stati consegnati soltanto gli elenchi della sede di Ginevra. Perché alcune identità sono state celate? E chi lo ha deciso? Non c'è nessuna certezza, ma per trovare almeno delle parziali risposte bisogna spingersi molto lontano dall'Italia.

I file segreti
È notte fonda e l'unica luce che illumina la sala è il monitor di un pc. L'uomo che armeggia sul computer ha un'identità che non può essere rivelata ma è un esperto dei sistemi che consentono ai grandi capitali di dribblare le maglie del fisco. Digita le password muovendo le dita con rapidità e all'improvviso lo schermo si rianima. Migliaia di numeri riempiono il monitor: conti cifrati, codici interni, flussi finanziari. E soldi, tanti soldi che si muovono al sicuro dietro il paravento di trust e società panamensi, delle Cayman, delle Isole Vergini Britanniche, di Jersey, del Liechtenstein e degli altri paradisi fiscali off shore protetti dalle più impenetrabili leggi bancarie del mondo. Ora quelle informazioni, per la prima volta, tornano alla luce. Il viaggio nei segreti della Hsbc sta per cominciare.

Hervé Falciani è rinchiuso a centinaia di chilometri di distanza in una prigione spagnola in attesa che Madrid decida sulla sua estradizione in Svizzera, ma quei file - sequestrati dalla giustizia francese nel 2009 durante una perquisizione nella casa dell'ingegnere informatico italo-francese - vivono ormai di vita propria, accuratamente custoditi e protetti in un luogo sicuro. Almeno fino ad oggi.

Non è facile decrittare le cifre che si susseguono sullo schermo, interpretare le annotazioni trascritte dai gestori della Hsbc di cui è rimasta traccia nei programmi informatici della banca. La cosiddetta lista Falciani, consegnata dai francesi alla Guardia di Finanza e alla procura di Torino e poi smistata in oltre cento procure di tutta Italia, rappresenta meno dell'uno per cento dell'intero materiale trovato nel computer sequestrato. Un granellino di sabbia nel deserto. Ma ciò che compare sul monitor del pc non è quell'uno per cento. Sono i file segreti, l'altro 99% rimasto nascosto, una mole infinita di informazioni di cui in Italia non esiste traccia e che i magistrati (con l'eccezione della procura di Torino) non hanno inspiegabilmente mai chiesto di avere. Per quale motivo? Difficile trovare una risposta logica. Forse l'inerzia si deve soltanto a un errore di sottovalutazione. O forse no.

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