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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2012 alle ore 15:55.
L'ultima modifica è del 02 agosto 2012 alle ore 08:09.

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Ci si attendevano misure forti e concrete a difesa dell'eurozona. Ci si aspettavano soluzioni tangibili agli interrogativi sui rapporti molto tesi con la Bundesbank, irremovibile nei giorni scorsi (come sempre negli ultimi mesi) sulla concessione di una licenza bancaria al fondo salva-stati Esm e persino sull'acquisto di titoli dei paesi in difficoltà. Nulla di tutto questo. Il presidente della Bce Mario Draghi, dopo il Consiglio direttivo all'Eurotower, si è limitato, per così dire, a ribadire posizioni note e a stimolare i governi all'azione. I tassi non sono stati toccati dall'attuale 0,75% fissato a luglio, anche se si è discusso di un nuovo taglio. Alla fine il board della Bce ha concordato che non era ancora il momento.

La decisione della Bce di lasciare i tassi invariati, comunque, «era attesa» e da parte «di Draghi non c'è stato nulla di concreto o straordinario, solo linee guida su quello che Francoforte potrebbe fare e sicuramente farà», ha commentato un operatore. Risultato, i mercati hanno reagito molto male, come se quello di Draghi la settimana scorsa nel discorso di Londra («faremo tutto quanto è necessario per salvare l'euro e, credetemi, sarà abbastanza») fosse stato un bluff. O che, tattiche a parte, alla fine il vincitore vero di oggi sia Jens Weidmann, il gran capo della banca centrale tedesca.

«Oggi non c'è stato nessun passo indietro rispetto all'intervento della scorsa settimana a Londra», ha sostenuto dal canto suo il presidente della Banca centrale europea, il quale ha sottolineato, anzi, che oggi il direttivo della Bce ha approvato le linee guida e la filosofia di ciò che farà l'istituto di Francoforte per preservare l'euro. Che sia chiaro, resta una moneta forte: «L'euro irreversibile significa che non si potrà tornare alla Dracma o alle altre monete. L'euro resta e resterà. Non serve a nulla scommettere contro la moneta unica. L'euro è qui per durare».

«Nel mio intervento a Londra - ha dovuto però precisare Draghi - non ho parlato di acquisto di titoli di Stato, la sostanza del mio intervento è che l'Eurozona è forte è la moneta che è irreversibile». I mercati «hanno frainteso». Sulla riunione odierna Draghi ha ribadito più volte che il board non ha deciso interventi. «Abbiamo definito le linee guida e aspettiamo «che le commissioni completino il lavoro sulle varie opzioni». Come per tutti gli altri Paesi, una eventuale attivazione dello scudo anti-spread per l'Italia «sarebbe su richiesta» e a determinate condizioni.

Quanto al fondo salva-stati Esm «sono sorpreso - ha commentato Draghi - dall'attenzione che ha avuto il tema della licenza bancaria nei tempi recenti sulla stampa e nell'opinione pubblica. Dopoditutto io ho detto almeno due volte che il disegno attuale dell'Esm non gli consente di essere riconosciuto come controparte eleggibile. Noi non diamo la licenza bancaria, quello spetta ai governi».

E quindi? Che cosa ci si può attendere adesso? Il Consiglio direttivo della Bce «entro il proprio mandato, che è quello di mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine e nel rispetto della propria indipendenza nell'assumere decisioni di politica monetaria, potrebbe intraprendere operazioni sul mercato aperto nel volume adeguato per raggiungere gli obiettivi previsti», ha spiegato ancora il presidente della Bce, spiegando che quanto deciso oggi dal Consiglio direttivo «è una guidance che dovrà essere definita nelle prossime settimane in quanto alle misure specifiche».

Ci lavoreranno, come detto, i diversi Comitati responsabili della Bce. Premessa per la discesa in campo della Bce e dei fondi salva-Stati per frenare gli spread «è il rispetto degli impegni da parte dei Governi e l'adesione di Efsf/Esm al proprio ruolo». Inoltre, il Consiglio direttivo, sempre nell'ambito delle misure anti-crisi, «potrebbe decidere ulteriori misure non convenzionali» sulla base di quanto sarà necessario per ripristinare il giusto funzionamento dei canali di trasmissione della politica monetaria. «Nelle prossime settimane - ha detto Draghi - definiremo le modalità adeguate per queste misure». (Al.An.)

La diretta Sms sulle parole di Draghi

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