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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2012 alle ore 16:55.
L'ultima modifica è del 03 agosto 2012 alle ore 13:05.

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Tre anni e 6 mesi di squalifica sono stati chiesti dal Procuratore federale Stefano Palazzi per il calciatore della Juventus ed ex Bari Leonardo Bonucci, per illecito sportivo, nel processo al Calcioscommesse. Chiesto invece, un anno di stop per l'altro juventino Simone Pepe, deferito per omessa denuncia. Bonucci era stato deferito per illecito sportivo per la presunta combine di Udinese-Bari del maggio 2010. Pepe era stato deferito per omessa denuncia relativamente alla stessa partita, disputata quando l'attuale centrocampista juventino vestiva la maglia della squadra friulana.

Nel complesso riguardano tre club e 12 tesserati le richieste di condanna del Procuratore federale Stefano Palazzi, nel processo al Calcioscommesse relativo al filone d'inchiesta di Bari, in corso a Roma.
Ecco tutte le richieste di condanna presentate da Palazzi alla Commissione Disciplinare.
Squadre. BOLOGNA: 2 punti e 50mila euro di ammenda. LECCE: retrocessione in Lega Pro e 6 punti di penalizzazione. UDINESE: 50mila euro di ammenda.
Tesserati. Antonio BELLAVISTA (ex calciatore): 9 mesi in continuazione alla squalifica di 5 anni più preclusione. Nicola BELMONTE (Siena): 4 anni di squalifica. Simone BENTIVOGLIO (Chievo): 3 anni e 6 mesi. Leonardo BONUCCI (Juventus): 3 anni e 6 mesi. Marco DI VAIO (Montreal Impact): un anno. Stefano GUBERTI (Roma): 3 anni. Salvatore MASIELLO (Torino): 3 anni e 6 mesi. Daniele PADELLI (Sampdoria): 3 anni. Simone PEPE (Juventus): un anno. Daniele PORTANOVA (Bologna): 3 anni. Pierandrea SEMERARO (ex presidente Lecce): 5 anni d'inibizione più preclusione. Giuseppe VIVES (Torino): 3 anni e 6 mesi.

Conte convocato dalla procura di Bari (di Dario Pelizzari)
Da Filippo Carobbio ad Andrea Masiello e Vittorio Micolucci. Per Antonio Conte, tecnico della Juventus sempre più arrabbiata con la giustizia sportiva e la Federazione (per il presidente Andrea Agnelli, «fuori da ogni logica di diritto e di correttezza»), sarà un agosto caldissimo, quasi rovente. Dopo la stangata proposta ieri dal procuratore Palazzi all'indirizzo di Conte e del suo vice Alessio per la doppia omessa denuncia che avrebbe preso forma nei giorni della sua esperienza come allenatore del Siena (stagione 2010-11), 15 mesi di stop e fine di ogni ipotesi di accordo, nelle prossime settimane il mister bianconero sarà convocato dalla Procura di Bari come persona informata sui fatti per raccontare cosa accadde nel biennio in cui la squadra pugliese era sotto la sua guida.

Sia chiaro, su Conte non pende per il momento alcuna accusa. Tuttavia, se è vero come pare dalle ultime dichiarazioni dei due pentiti del filone di indagine barese che nelle stagioni 2007-08 e 2008-09 a Bari si scommetteva spesso e volentieri ed evidentemente fuori dalle regole, è facile pensare che il procuratore Antonio Laudati chieda a Conte notizie di ciò che succedeva intorno a lui.

Scrive Micolucci in un documento consegnato via fax al pm Palazzi e pubblicato nei giorni scorsi da Repubblica: «In riferimento alle partite del Bari, le posso dire che l'anno prima della promozione in serie A il Bari regalò la partita al Treviso. Le voci dicono che presero dei soldi perché in quella stagione le ultime partite del Treviso furono quasi tutte comprate. Nella stagione della promozione, invece, con Perinetti e Conte, sicuramente è stata fatta Piacenza-Bari con un pareggio e Salernitana-Bari con la vittoria della squadra campana. Queste notizie le ho avute da A. G., un mio amico che è molto legato a Stefano Guberti e Andrea Masiello. Sono sicuro e certo della vittoria della Salernitana perché in quella stagione nelle ultime partite si avvicinavano alle squadre offrendo soldi. Non so chi sono ma sono sicuro che la Salernitana ha comprato quella partita».

Come dire, un altro mattone nel muro. Micolucci non accusa direttamente Conte, ma lo chiama in causa riferendo di una partita che a suo dire sarebbe stata certamente comprata. Anche qui, si ripropone il tema sul quale è stato costruito l'impianto accusatorio del procedimento aperto a Cremona: Conte sapeva che la gara era stata oggetto di traffici poco chiari? E ancora, per fare un passo in più: Conte poteva non sapere? Per la stessa ragione, il tecnico della Juventus è stato accusato di omessa denuncia da Palazzi e ora dovrà difendersi nel corso del processo che si celebrerà nei prossimi giorni a Roma.

Vero, con una differenza sostanziale. Che nel caso del Siena, Carobbio ha fatto diretto riferimento a lui e al suo silenzio-assenso. Mentre per Salernitana-Bari, almeno per ora, non ci sono testimonianze che potrebbero metterlo nei guai.

Oltre a Conte, prossimamente faranno tappa alla Procura di Bari diversi giocatori che hanno fatto parte della squadra pugliese nel biennio sul quale stanno indagando gli inquirenti. Oggi sarà interrogato Andrea Ranocchia, il centrale difensivo dell'Inter. Poi, sarà il turno probabilmente di Stefano Guberti e di Cristian Stellini, assistente di Conte alla Juventus e all'epoca dei fatti giocatore del Bari. Come si pensava, l'inchiesta di Bari non è ancora finita e potrebbe nascondere verità tali da sferrare l'ennesimo colpo sul già martoriato calcio di casa nostra.

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