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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2012 alle ore 17:20.
L'ultima modifica è del 16 agosto 2012 alle ore 11:07.

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Sarà discusso il 28 agosto l'incidente di esecuzione proposto dall'Ilva per far dichiarare al tribunale di Taranto l'incompetenza funzionale del Gip Patrizia Todisco. Il magistrato il 10 e l'11 agosto ha ordinato al siderurgico di fermare gli impianti dell'area a caldo sotto sequestro da fine luglio e ha estromesso il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante dall'incarico di custode (conferitogli dal Riesame), ritenendolo incompatibile. I difensori dell'azienda hanno fatto appello contro le due ordinanze, appello che sarà discusso il 18 settembre. Domani i ministri Clini e Passera saranno a Taranto per incontrare autorità locali, il presidente dell'Ilva e le organizzazioni sindacali. Agli incontri che si terranno in prefettura parteciperanno anche parlamentari di Pdl, Pd, Udc e Fli.

Clini: nuova autorizzazione ambientale integrale entro 30 settembre
La procedura per la revisione dell'autorizzazione integrata ambientale dell'Ilva di Taranto, aperta a marzo 2012, «sarà chiusa il 30 settembre». Lo dice il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, in una nota, sottolineando che la nuova autorizzazione aggiornerà «le prescrizioni ambientali assumendo che l'adeguamento degli impianti sia realizzato senza pregiudizio per la continuità produttiva; "incorporando" nella nuova Aia il riferimento alle Bat ed alle prescrizioni ordinate dal Gip di Taranto per la sicurezza degli impianti; introducendo le modifiche necessarie per superare le obiezioni del Tar».

Clini ha anche convocato per il 20 agosto la Commissione ministeriale, integrata dai rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute, della Regione Puglia e dagli esperti di Ispra, «per definire il dettaglio del programma di lavoro che consentirà la conclusione entro il 30 settembre. Inoltre, voglio ricordare - conclude il ministro nella nota - che il presidente Bruno Ferrante ha accolto la mia richiesta di ritirare il ricorso di Ilva contro la riapertura della procedura di Aia, aprendo la strada alla collaborazione tra impresa e ministero, essendo peraltro chiaro che Ilva dovrà investire risorse proprie per adeguare gli impianti. È auspicabile che la collaborazione consenta di evitare ricorsi dopo il 30 settembre 2012, favorendo così l'avvio immediato di tutte le prescrizioni della nuova Aia. Questa è la strada trasparente ed efficace per ricondurre la questione Ilva nell'ambito delle leggi nazionali e delle direttive europee, senza la necessità di provvedimenti straordinari».

Continua la protesta dei lavoratori
Intanto la protesta dei lavoratori è giunta nel cuore del polo siderurgico. Si è svolta in mattinata l'ultima tranche di scioperi indetta da Fim Cisl e Uilm per scongiurare la chiusura dell'Ilva di Taranto dopo il provvedimento di sequestro. Due le ore di astensione dal lavoro, con blocco della statale Appia per Bari e la 106 per Reggio Calabria. La protesta di oggi ha interessato il «cuore» dello stabilimento, ovvero gli altiforni e l'acciaieria che costituiscono l'area a caldo messa sotto sequestro dal gip, e l'area della laminazione, da dove escono i prodotti finiti.

Arrivano i ministri...
Intanto domani si terrà in prefettura a Taranto un vertice con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini e il responsabile dello Sviluppo economico. I due incontreranno autorità locali, il presidente dell'Ilva e le organizzazioni sindacali. Corrado Passera ha sottolineato che «il maggior impegno di questi giorni è quello di evitare la chiusura senza ritorno dell'Ilva di Taranto». In una nota il responsabile dell'Ambiente Clini ha precisato che «la nuova autorizzazione integrata ambientale (Aia), la cui procedura di revisione sarà chiusa il prossimo 30 settembre, assume come riferimento l'impiego delle migliori tecnologie indicate dalla Commissione Ue e le prescrizioni del Gip di Taranto per la sicurezza degli impianti». Il ministro ha poi annunciato la convocazione per il 20 agosto della Commissione ministeriale, integrata dai rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute, della Regione Puglia e dagli esperti di Ispra, «per definire il dettaglio del programma di lavoro che consentirà la conclusione entro il 30 settembre».

... e il questore vieta manifestazioni
In vista dell'incontro di domani il questore di Taranto Enzo Mangini
ha disposto il divieto di svolgimento di manifestazioni «sotto la prefettura e nelle relative adiacenze». Le manifestazioni pubbliche già preannunciate sono due: quella del "Comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti", a chi aderiscono molte delle associazioni che da anni si battono a Taranto contro l'inquinamento dell'Ilva. C'è poi Legambiente, che vorrebbe organizzare un presidio sotto la prefettura «per dire ai ministri Clini e Passera che Taranto non accetterà colpi di spugna sulla vicenda Ilva nè che venga calpestata la sua dignità».

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