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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2012 alle ore 15:50.

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Un passo dopo l'altro il gigante svedese dell'arredamento low-cost, rivoluzionato (e in un certo senso omologato) il modo d'intendere gli interni, si sposta fuori e guarda all'edilizia. Ikea spinge le ambizioni più in là, dal mobile all'immobile, e dichiara il suo nuovo progetto: costruire ad Amburgo un intero quartiere con abitazioni, uffici, negozi per migliaia di persone. E pensare che nel 1943 si era partiti dalla fattoria Elmtaryd, vicino al piccolo villaggio di Agunnaryd, in Svezia.

«Vogliamo costruire un vero e proprio quartiere del quale possa beneficiare l'intera comunità di Amburgo: la città anseatica rappresenta per noi una priorità in Germania e stiamo attivamente ricercando un terreno libero da rendere in breve tempo produttivo». Così il manager di Inter Ikea, Harald Muller, al quotidiano Hamburger Abendblatt.
I cinque ettari di terreno necessari, una volta definiti con gli amministratori i dettagli urbanistici del piano, potrebbero trovarsi in una zona vicina all'aeroporto. L'idea della multinazionale fondata da Ingvar Kamprad è comunque di includere nel processo di progettazione sia il Comune che i cittadini: perché il quartiere, secondo la filosofia fatta propria dall'azienda, non avrà marchi elitari ma sarà integrato al tessuto e alla vita della città. E quale miglior posto della "Capitale verde Europea 2011", da qualche tempo alle prese con un maquillage urbanistico, e che l'anno prossimo ospiterà l'IBA, la Mostra internazionale di Architettura?

Un bel banco di prova, non l'unico. Già a Londra è previsto un analogo cantiere, per la costruzione di un distretto da 11 ettari nei dintorni del Parco Olimpico, che dovrebbe partire nel 2013. Saranno create 1.200 case e appartamenti, con prezzi variabili e in ogni caso abbordabili dalla classe media. Ma, è stato spiegato, non si tratterà di un quartiere-brand. Non si dirà dunque: «vivo all'Ikea», alimentando confusione o ilarità. Vedremo.
Rispetto alla casa di arredo originaria, tutte le altre aziende del gruppo Ikea sono ormai indipendenti dal punto di vista strategico e finanziario. Inter Ikea, che come dice il Financial Times può disporre di 11 miliardi di euro parcheggiati in Liechtenstein, finanzierà i propri progetti senza l'aiuto di partner esterni. E nei giorni scorsi, dopo le anticipazioni del FT, lo stesso Harald Muller ha confermato la partenza di un altro investimento edilizio. Inter Ikea è pronta a impegnare un miliardo di euro per entrare nel settore alberghiero: una catena europea di cento "Budget Designer Hotel" che partirà dalla Germania per intercettare la domanda di chi viaggia per lavoro e di chi fa turismo, manco a dirlo, low-cost. Gli alberghi saranno seguiti da una serie di alloggi per studenti: ma niente loghi Ikea, né arredamenti con prodotti e mobili dell'azienda.


Per quanto riguarda invece le nuove case che nasceranno ad Amburgo, Londra e poi in altre città europee, saranno i futuri inquilini a decidere come arredare gli interni. E non è difficile immaginare la scelta.

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