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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2012 alle ore 10:45.

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Mitt Romney chiude la convention a Tampa: Obama è ora di andare a casa (Reuters)Mitt Romney chiude la convention a Tampa: Obama è ora di andare a casa (Reuters)

TAMPA_ Repubblicani di destra? No, americani. I valori americani non sono quelli dello statalismo, dell'assistenzialismo, del mercato sociale all'Europea, i valori dunque, di Barack Obama, ma sono i valori dell'individualismo, della meritocrazia, del libero mercato dello spirito pioneristico. Cosi' Mitt Romney ieri notte in chiusura di questa convention repubblicana di Tampa ha cercato sul piano politico di collocare il suo "Credo Americano" nel cuore degli elettori.

Ma ha anche cercato di spiegare se stesso, l'enigmatico Mitt, che a troppi non piace. Lo ha fatto aprendosi, cercando di uscire dalla "legnosita'" che troppo spesso lo definisce e raccontando l'importanza della sua chiesa il mormonismo, visto con sospetto da molti nel "mainstream America" e di cui finora, da candidato, ha parlato pochissimo:"Quando eravamo giovani le cose non erano semplci - ha detto - abbiamo trovato conforto nella comunita' e nella nostra chiesa". Poi gli attacchi a Obama sul fronte del lavoro e del suo operato:"Cosa si puo' dire di un Presidente quando alla fine del suo mandato ricordiamo come giorno migliore quello in cui lo abbiamo votato?", Promesse per rilanciare l'economia e creare 12 milionii di nuovi posti di lavoro e una minaccia a Putin:"In politica estera non siamo rispettati e ho un messaggio per Putin saremo duri e avremo con lui la schiena dritta". Infine, l'affondo per garantirsi il voto della Florida, uno degli stati chiave in queste elezioni. Ieri notte prima di Romney e prima della gigantesca cascata di pallonici, hanno parlato tre grandi notabili del "Sunshine State", l'ex senatore Connie Mack, l'amatissimo ex governatore Jeb Bush, e il giovane senatore Marco Rubio, beniamino dei Tea Parties, che lo ha presentato a una platea in fiamme.

Prima dell'arrivo di Romney al podio c'e' stata l'apparizione a sorpresa di Clint Eastwood che ha alzato il filo della tensione di una convention generalmente noiosa ci sono stati anche cinque filmati, un po' troppo, che raccontavano la sua storia.

Ma alla fine sul palco Romney si e' trovato da solo. Senza rete, davanti a questa platea di decine di migliaia di persone e davanti ai milioni di americani che lo hanno messo in microscopio seguendolo in televisione per giudicarlo come persone oltre che come leader politico. Le critiche a caldo di molti commentatori sono state deluse. Ma non mi sembra di condividere il sentimento ad esempio di Ryan Lizza, che ha detto di aver visto "la peggior reazione di un pubblico da quando nel 2000 ho cominciato a seguire ogni convention". Romney ha parlato bene e' apparso rilassato e sicuro di se ha modulato il discorso e alzato il tono nei momenti giusti. Forse ci si apsettava molto peggio visto come si diceva poco sopra che a volte e' legnoso.

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