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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2012 alle ore 08:10.

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ROMA
Un mini-pacchetto fiscale, con una potatura degli adempimenti a carico dei contribuenti, in primis le imprese, e l'adozione di alcune misure mirate per le attività produttive: la semplificazione della documentazione Iva per l'export e agevolazioni le start up e per le aziende agricole di piccole dimensioni. Un pacchetto giustizia con un intervento a vasto raggio sull'arretrato civile pendente in appello e in Cassazione. E un'azione per dare spinta alle infrastrutture facendo anche salire da 35 a 50 miliardi l'asticella delle opere sbloccate dal Cipe. Con il trascorrere delle ore l'Agenda per la crescita di Mario Monti si sta trasformando, anche per effetto dell'accelerazione impressa dal premier, in interventi veri e propri, seppure ancora grezzi, con un chiaro punto d'arrivo: aumentare la produttività delle imprese.
Anzitutto fisco, giustizia e infrastrutture, dunque. Ma anche velocizzazione della macchina burocratica e innovazione, in linea con i provvedimenti allo studio dei ministri Corrado Passera e Filippo Patroni Griffi. Palazzo Chigi attende anche nuove proposte (magari anche sulla contrattazione di secondo livello) dal confronto di mercoledì prossimo con imprese e banche e da quello dell'11 settembre con i sindacati. E continua a premere sull'accelerare per portare a termine il più rapidamente possibile il grosso del processo di attuazione degli interventi già adottati dal Governo nei mesi scorsi. Al prossimo Consiglio dei ministri del 5 settembre la task force composta dai ministri Giarda e Patroni Griffi e dal sottosegretario alla Presidenza Catricalà consegnerà a ogni ministro le schede sui regolamenti e gli atti amministrativi di recepimento. Nella stessa riunione del Cdm dovrebbe essere ulteriormente assestato il cronoprogramma e potrebbe essere fatto il primo giro di tavolo sul piano Passera. Che dovrebbe comunque essere varato attorno al 20 settembre.
Il 5 settembre sarà dunque una giornata cruciale in quella che per Monti si annuncia una settimana fitta d'impegni: dall'incontro di martedì con il presidente francese Francois Hollande a quello di giovedì con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso fino all'intervento previsto sabato al Forum di Cernobbio dove dovrebbe avere un incontro con il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy. Con l'accelerazione data all'Agenda per la crescita e alla fase attuativa delle riforme già varate (il grosso dei provvedimenti dovrebbe veder la luce entro fine anno) Monti intende dare anche un'ulteriore segnale all'Europa e ai mercati sulla capacità del governo mantenere gli impegni e di completare i compiti a casa.

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