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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2012 alle ore 14:49.

La ripresa del commercio internazionale è «fondamentale» per agganciare la crescita, soprattutto in un Paese esportatore come l'Italia, e dunque il Governo spingerà per l'avanzamento dei negoziati del Doha round sul commercio mondiale, bloccati da diversi anni. Il tutto però difendendo le «eccellenze italiane», attraverso la tutela del «made in» e la lotta alla contraffazione. Lo ha sottolineato il premier Mario Monti, nelle dichiarazioni alla stampa dopo l'incontro con il direttore generale dell'Omc (Organizzazione mondiale del commercio), Pascal Lamy.
È interesse dell'Italia sviluppare il commercio internazionale
Nel colloquio, ha riferito Monti, «abbiamo discusso il preoccupante andamento del commercio internazionale e di come fare avanzare i negoziati del Doha round, ormai in fase di stallo da 4 anni». Lo sviluppo del commercio internazionale, ha sottolineato il premier, «è un fattore fondamentale per la crescita soprattutto per i Paesi a forte vocazione esportatrice come l'Italia ed è dunque interesse dell'Italia e della Ue progredire in questa direzione».
Serve accordo che tuteli il "Made in"
«L'Italia - ha ricordato il presidente del Consiglio - è un grande Paese manufatturiero ricco di eccellenze che intendiamo difendere nel quadro della politica commerciale della Ue ed è a favore di un accordo che preveda la tutela delle indicazioni geografiche, il cosiddetto "Made in", la lotta alla contraffazione, un migliore accesso ai mercati dei Paesi emergenti dei prodotti industriali e anche attravers l'abolizione delle barriere non tariffarie nel mercato dei servizi».
Lamy: l'Europa deve garantire l'apertura degli scambi
La domanda mondiale, ha spiegato Lamy, proverrà in «gran parte» dai Paesi extra Ue e dunque per l'Europa sarà fondamentale mantenere l'apertura degli scambi internazionali. Ma la Ue deve lavorare anche sul fronte della propria competitività e «quanto fatto da Monti in Italia viene considerato dal resto della Ue e del mondo come un grandissimo contributo».
Monti: la decisione della Corte tedesca è un'ottima notizia
Il presidente del Consiglio ha anche commentato la decisione della Corte tedesca sull'Esm. «La notizia - ha detto - é una buona, un'ottima notizia, perché rimuove l'ostacolo ultimo sul trattato per il meccanismo europeo di stabilità e sul fiscal compact. Non penso che la limitazione indicata nella sentenza, che vorrei esaminare più approfonditamente, segni un freno imprevisto al processo di stabilizzazione dei mercati».
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