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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2012 alle ore 06:37.

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Proprio il legame fra gli interventi dei fondi salva-Stati e quelli della Bce potrebbe però aprire un altro fronte giuridico. La Corte costituzionale tedesca si è pronunciata ieri sulla richiesta di sospensiva da parte di 6 gruppi diversi di oppositori, ma la decisione nel merito arriverà solo a fine anno.
E anche se non dovrebbe rimettere in discussione l'Esm, la Corte ha detto di voler chiarire gli aspetti legali del legame con l'azione della Bce, pur non potendo intervenire direttamente su quest'ultima, che è soggetta alla giurisdizione europea. La decisione della Bce ha sollevato vivaci polemiche in Germania, attizzate dalla pubblica opposizione del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.
Una volta apposta la firma del presidente tedesco Joachim Gauck («appena possibile», ha detto lui stesso ieri), i Paesi dell'eurozona avranno 15 giorni di tempo per versare il capitale dell'Esm, di 80 miliardi di euro.
L'unica altra condizione posta dalla Corte costituzionale è che la confidenzialità nelle operazioni dell'Esm non limiti le informazioni fornite al Parlamento tedesco. Inoltre, i giudici di Karlsruhe hanno detto no alla possibilità che all'Esm venga concessa una licenza bancaria per finanziarsi presso la Bce e aumentare quindi le risorse a disposizione. Una posizione che peraltro conferma quella sostenuta dal Governo tedesco nei negoziati europei.
Complessivamente, il giudizio è apparso in linea, o addirittura più morbido delle aspettative. Anche il limite dei 190 miliardi di euro non ha sorpreso e comunque può essere superato con un voto del Bundestag. Sarebbe sorprendente, sostiene Graham Bishop, economista esperto di questione europee, in una nota, se il ministro delle Finanze tedesco negoziasse una cosa senza essere sicuro dell'approvazione parlamentare.
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I MOMENTI CHIAVE NELLA LOTTA CONTRO LA CRISI
Le decisioni
Il Consiglio direttivo del 6 settembre dà il via alle Omt, le Outright market transactions, ovvero i nuovi acquisti di bond della Bce in affiancamento all'Esm, se e quando uno Stato dovesse richiedere l'assistenza. Draghi parla di importi «illimitati». Gli spread cominciano a scendere
Mercato unico bancario
La Commissione Ue (nella foto il commissario al Mercato interno, Michel Barnier), ha presentato ieri la proposta di vigilanza bancaria al Parlamento. Comincia il cammino verso l'unificazione bancaria. Ma gli ostacoli sul percorso sono numerosi, a cominciare dalle perplessità britanniche
Aiuti sì, aiuti no
Il meccanismo di tutela degli spread è pronto. Per attivarlo manca soltanto una richiesta. Finora le indiscrezioni si sono concentrate sulla Spagna, il Paese con la maggiore tensione sui rendimenti dopo la domanda di aiuti per le banche sull'orlo dell'insolvenza. Ma il premier Mariano Rajoy (nella foto) ha spiegato più volte nelle ultime settimane che avanzerà una richiesta aggiuntiva di aiuto al fondo salva-Stati soltanto quando sarà chiaro se il memorandum chiederà condizioni aggiuntive rispetto agli impegni di rientro dal deficit già assunti con la Commissione Ue
COSÌ L'ESM

Il meccanismo
Il fondo salva-Stati Esm prenderà il posto dell'Efsf. Quest'ultimo ha risorse residue non superiori ai 150 miliardi di euro mentre l'Esm a regime dovrebbe disporre di 550 miliardi. Dopo il via libera della Corte di Karlsruhe nei prossimi giorni ci sarà la firma del presidente tedesco, Joachim Gauch. A questo punto gli Stati dell'eurozona avranno 15 giorni di tempo per versare il capitale dell'Esm, di 80 miliardi di euro. La sua piena operatività dovrebbe essere questione di settimane. Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha già convocato la prima riunione del consiglio del nuovo organismo per l'8 ottobre. Per l'attivazione delle sue risorse in funzione anti-spread, gli Stati dovranno fare richiesta formale e firmare un memorandum d'intesa con la Commissione europea. Dopo l'accordo sarà possibile per il fondo intervenire con acquisti di titoli di Stato sul mercato primario, mentre la Bce potrà farlo sul mercato secondario secondo il piano Draghi

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