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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2012 alle ore 16:42.

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Pressione fiscale, zavorra da 143 mld. Confesercenti: «rompere la spirale spese/tasse» (Fotogramma)Pressione fiscale, zavorra da 143 mld. Confesercenti: «rompere la spirale spese/tasse» (Fotogramma)

Confesercenti contro il peso delle tasse che schiaccia l'economia italiana: una «zavorra fiscale impressionante», frutto di «40 miliardi di maggiori entrate nel 2012, cui seguiranno 51 miliardi nel 2013, 52 nel 2014, per un totale di 143 miliardi» in un solo triennio. L'ultimo allarme sulla pressione fiscale arriva dal presidente dell'associazione dei commercianti, Marco Venturi, che parlando al meeting annuale degli associati in corso a Perugia ha ricordato come i 143 miliardi di euro preventivati da qui al 2014 si sommano a 204 miliardi aggiuntivi già rastrellati dal Fisco fra il 2006 e il 2011.

Eliminare l'incognita sull'aumento dell'Iva
Ma non è solo la pressione fiscale a preoccupare i commercianti. All'orizzonte, c'è anche «l'l'incognita dell'aumento dell'Iva che il Governo - ha ricordato Venturi - ha messo fra parentesi ma che deve essere tolta definitivamente dalle ipotesi in campo se non vogliamo che i consumi, in calo quest'anno del 2,3 e l'anno prossimo dello 0,9%, crollino ancora di più con conseguenze devastanti per imprese e lavoro». La soluzione, per Confesercenti è quella di rompere «la spirale spese/tasse», puntando a razionalizzare «a fondo la montagna di spesa pubblica centrale e locale», un fronte da cui è possibile «reperire 20 miliardi l'anno da destinare alla crescita, alleggerendo il carico fiscale su imprese e famiglie». In concreto, Confesercenti ha quindi sollecitato al Governo l'istituzione di un tavolo di confronto sulla delega fiscale, perché «siamo convinti che occorre avviare un progetto complessivo di alleggerimento della pressione fiscale sempre più insostenibile».

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