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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2012 alle ore 18:15.

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Vasco RossiVasco Rossi

«Le condizioni del paziente restano stazionarie e richiedono la massima concentrazione e collaborazione di vari specialisti». Il paziente è Vasco Rossi e questo è il bollettino medico rilasciato oggi da Paolo Guelfi, direttore sanitario di Villalba, la clinica bolognese in cui il Komandante è ricoverato da giovedì scorso. «Dagli accertamenti eseguiti è emersa la necessita' di riattivare una terapia di non brevissimo periodo - recita ancora il bollettino - ciò implica un prolungamento della degenza».

Vasco non sta bene, ormai anche i suoi fans più ottimisti non possono che accettare che quell'uomo che ha vissuto fino ad ora una vita spericolata ne sta pagando il conto. Da un anno a questa parte le voci si rincorrono e il solo capace di tranquillizzare tutti è sempre stato lui: il Blasco. Lo ha fatto postando su Facebook clippini su clippini, polemizzando con Ligabue e con chi lo dava per spacciato, tirando fuori ancora e ancora la sua forza vitale. Da giovedì però la sua pagina sul social network non contiene nuovi video rassicuranti, video dove magari Vasco, steso nel suo letto con i capelli arruffati e gli occhiali da lettura a metà naso, dice «va bene così».

A parlare per lui è stata, venerdì, la sua addetta stampa, Tania Sachs che in un laconico comunicato ha smentito che il ricovero fosse dovuto a una crisi respiratoria tale da indurre il rientro del cantante da Castellaneta, dove era in vacanza. Controllo di routine, come ogni 3 mesi fa da un anno a questa parte (quando fu ricoverato per una osteomielite e una endocardite poi risoltesi) Un controllo, a quanto pare, che non è andato come previsto. Resta in clinica non si sa ancora per quanto, Vasco Rossi. A fargli compagnia la moglie Laura, che prova a rassicurare tutti facendosi vedere serena e dicendo che suo marito sta bene anche se non è possibile sapere quando uscirà, e i suoi fans che stazionano sotto la clinica accennando a mezza voce i suoi pezzi storici. Perché almeno per una volta neanche a Vasco è concesso di respirare piano.

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