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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2012 alle ore 15:51.

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Il Convento di Santa Maria dei Bisognosi di Pereto (L'Aquila), vicino Carsoli (AnsaIl Convento di Santa Maria dei Bisognosi di Pereto (L'Aquila), vicino Carsoli (Ansa

Da una cella del carcere di Rebibbia a quella, meno traumatica, di una casa d'accoglienza sperduta nella Marsica, al confine tra Lazio e Abruzzo, sulla cima di un colle, a oltre mille metri d'altezza. Il gip Simona D'Alessandro ha deciso: il senatore Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita accusato, assieme ad altre persone tra cui anche la moglie Giovanna Petricone, di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, esce dal carcere romano, in cui è detenuto dal 20 luglio, e va agli arresti domiciliari presso il Santuario della Madonna dei bisognosi, tra Pereto e Rocca di Botte. Lusi sulle orme di Madre Teresa di Calcutta, che ha visitato questo posto di preghiera e di incontro con Dio. Ma il Santuario è stata terra di pellegrinaggio per papi, re, regine, nobili e, soprattutto, fedeli.

Padre Giancarlo è il rettore. Cinque anni fa con altri fratelli ha deciso di mettere in piedi un luogo di accoglienza - i posti letto sono una cinquantina - per fornire ospitalità a tutti quelli che desiderano trascorrere momenti di preghiera. «Non siamo una comunità terapeutica - precisa - ma una famiglia spirituale». Ci racconta una giornata tipo: «durante la mattinata l'appuntamento è con la liturgia delle Ore e la Santa Messa, nel pomeriggio tutti gli ospiti vengono coinvolti nella lavorazione di prodotti di artigianato, soprattutto in legno».

Ma Lusi è già stato da queste parti? «Non lo conosco di persona. Credo che venga qui per la prima volta - afferma -. Non posso dire se abbia visitato questo posto da bambino. Per noi è un figlio di Dio e lo accoglieremo con spirito evangelico». Di certo sappiamo che la scelta di questa località è stata molto "ponderata": l'idoneità del Santuario ad accogliere l'ex tesoriere della Margherita, che secondo l'accusa ha sottratto oltre 25 milioni dalle casse del partito, è stata decisa dopo i sopralluoghi e gli accertamenti svolti dal comando provinciale dei carabinieri dell'Aquila. Il senatore potrà incontrare una volta a settimana la moglie Giovanna Petricone (anche lei è indagata nell'inchiesta). I colloqui avverranno nella biblioteca del Santuario. Lusi potrà vedere anche la figlia di due anni.

Quello che attende l'ex tesoriere della Margherita è in primo luogo un percorso spirituale. «Lavoriamo molto sulle dinamiche comportamentali - spiega Padre Giancarlo -. In generale le persone che vengono a fare questa esperienza hanno bisogno di ritrovare se stessi e, soprattutto, lavorare sull'autostima». Probabilmente il caso del senatore Lusi sarà diverso... «Sì - ammette il rettore -. Ogni percorso deve prendere in considerazione le caratteristiche e le esigenze della persona». C'è per caso un limite di tempo, oltre il quale l'esperienza non può andare? «Qui le persone possono stare quanto vogliono - risponde Padre Giancarlo -. Se però ci accorgiamo che da parte della persona non c'è uno sforzo per cambiare, per crescere, gli si dice: questa non è la realtà giusta per te». Pace e bene.

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