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Questo articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2012 alle ore 19:54.

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Centocinquantamila, ma avrebbero potuto essere oltre 200mila, se solo il luogo l'avesse consentito. Tutti a Campovolo per il concerto Italia loves Emilia e per i tredici big sul palco, tutti per raccogliere i fondi per i comuni colpiti dal sisma. Un concerto da soldout venti giorni prima della data. «Un evento straordinario - dichiara soddisfatto il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani - che ci aiuta a tenere accesi i fari su quello che è successo in questa terra, un evento la cui anima è la solidarietà, un grande gesto di comunità, un esempio per tutta l'Italia».

I proventi del concerto per l'Emilia di giugno sono stati pari a un milione e mezzo di euro e sono già stati destinati: una settimana fa sono stati inaugurati due reparti ospedalieri a Carpi e Mirandola. Ora, invece, si penserà alle scuole: quelle di dieci comuni emiliani distrutte dalle scosse. «Non un euro dev'essere sprecato - annuncia Errani - noi ci mettiamo la faccia». La raccolta non si chiude, però, con i proventi del solo concerto: c'è il merchandising, ci saranno gli incassi di cd e dvd, ci sono i proventi della pay-per-view Primafila, interamente devoluti da Sky.

Tutto è nato da un messaggio in rete di Luciano Ligabue, a qualche ora dalle prime scosse. «Il mio tweet non era una richiesta d'aiuto o collaborazione - ha raccontato il Liga - volevo solo trasmettere le sensazioni che provavo». L'idea, sottolinea, è del suo storico collaboratore Claudio Maioli: «Ci sono cose che vanno fatte per forza». Gli artisti? Emozionati per il pubblico immenso, tesi per la serata, contenti come bambini in gita. «Da bambino - confessa Tiziano Ferro - sognavo di vivere in un grande condominio con tutti i miei artisti preferiti.

E in pulmino con tutti questi grandi mi è sembrato di rivivere quei sogni: c'era pure Renato Zero a fare da guida a tutti». Zucchero ha invitato un quattordicesimo artista, Jeff Beck, che ha saputo dell'evento durante il tributo a Luciano Pavarotti due settimane fa e si è voluto unire all'evento (suoneranno insieme Madre dolcissima). Jovanotti ha annunciato un duetto con Zero, un Amico in versione dub-reggae.

Zero è il più indisciplinato: è dispiaciuto che Pelù non abbia voluto cantare Tenco con lui. Antonacci ha scelto la poesia di una bimba emiliana, che la leggerà sul palco (mentre lui canterà Liberatemi). A Giuliano Sangiorgi e Fiorella Mannoia il compito di ricordare Lucio Dalla, con Anna e Marco. Ed è stato Claudio Baglioni a scegliere il brano di chiusura: un corale A muso duro, del cantautore di Sassuolo Pierangelo Bertoli. C'è chi chiede del grande assente, Vasco Rossi. E qui è Ligabue a rispondere: «Vasco in questo momento ha cose più importanti. Gli auguriamo una totale guarigione».

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