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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2012 alle ore 21:14.

Tempi stretti per l'attuazione della spending review nella pubblica amministrazione. La direttiva adottata dal ministro Patroni Griffi contiene precise linee di indirizzo, adempimenti e scadenze ravvicinate per le amministrazioni centrali, che dovranno riorganizzarsi riducendo del 20% il numero dei dirigenti e tagliando del 10% il restante personale. Si punta a razionalizzare le strutture, eliminando le sovrapposizioni e le duplicazioni di competenze, per aumentare l'efficienza.
Anche dal ministero ammettono che si tratta di un'«operazione complessa» - basti pensare che a tutt'oggi in molte amministrazioni le piante organiche non sono state più aggiornate da anni - ma Patroni Griffi assicura che i tagli saranno «mirati», attraverso il meccanismo delle «compensazioni» che consente di destinare il personale dagli uffici con organici in sovrannumero a quelli in cui si registrano carenze. Una parte dei sindacati (Cgil, Uil e Confsal), tuttavia, è convinta che questa operazione produrrà tagli lineari con conseguenze negative per l'erogazione delle prestazioni in diversi comparti, ed ha indetto uno sciopero generale per il 28 settembre.
Ma in un dibattito ancora troppo incentrato sui tagli, bisognerebbe maggiormente focalizzare l'attenzione sulle inefficienze della pubblica amministrazione che rappresentano un enorme freno allo sviluppo. Bisognerebbe tornare a parlare di produttività, anche se senza le risorse per premiare il merito, la sfida rischia di rimanere solo un buon proposito. Ecco perchè va sottolineato il segnale arrivato dal ministro, disponibile ad adottare una direttiva indirizzata all'Aran, per riavviare la contrattazione integrativa destinando una parte delle risorse risparmiate dalle amministrazioni, in virtù dei processi di razionalizzazione, ai lavoratori più meritevoli.
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