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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2012 alle ore 20:42.

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Lo Stato centrale spagnolo ha accumulato un deficit di 50,13 miliardi di euro nei primi otto mesi del 2012, pari al 4,77% del Pil e del 23,8% in più sullo stesso periodo del 2011. Lo ha reso noto il Governo spagnolo che stima tuttavia che il deficit è sotto controllo. «Il deficit annuale é senza dubbio sotto controllo» e «l'obiettivo di bilancio é applicato» ha assicurato il segretario di Stato al Bilancio, Marta Fernandez Curras, in quanto l'obiettivo per lo Stato centrale é del 4,5% per l'insieme del 2012. Il segretario ha spiegato che i conti continuano a soffrire degli anticipi sulle imposte pagati alle Regioni e che questo impatto «sarà annullato» nell'ultimo trimestre, sottolineando che il deficit é avanzato di poco dopo luglio (4,62% del Pil).

Gli scontri a Madrid
Intanto oggi si sono registrati alcuni scontri fra diverse migliaia di "indignati", che hanno manifestato davanti al Congresso dei deputati a Madrid, e le forze di polizia in assetto anti-sommossa. I manifestanti denunciavano una democrazia «sequestrata» e assoggettata «ai mercati finanziari».

Catalogna: elezioni anticipate il 25 novembre
Il presidente della regione autonoma della Catalogna, Artur Mas ha convocato le elezioni anticipate per il 25 novembre prossimo «per esercitare il diritto all'autodeterminazione». Durante il suo intervento davanti al parlamento regionale, riporta il quotidiano El Pais, Mas ha detto di essere arrivato a questa conclusione per due ragioni fondamentali: «L'esplosione indipendentista della festa della Diada (11 settembre) e il rifiuto di Mariano Rajoy (il capo del governo spagnolo) di negoziare il patto fiscale».

Secondo gli ultimi sondaggi, un ipotetico referendum sull'indipendenza in Catalogna vedrebbe una vittoria schiacciante del "sì", con un risicato 15-20% di voti a favore dello status quo.

La Catalogna risulta attualmente la regione più indebitata tra le 17 comunità autonome in cui è suddivisa la Spagna, con un debito di 44 miliardi di euro, pari al 22% del Pil. A fine agosto il Governo di Barcellona si era visto costretto a chiedere un aiuto di 5 miliardi di euro a Madrid per poter far fronte al rimborso del debito.

Andalusia pronta a chiedere aiuti per 4,9 miliardi
«L'Andalusia sta valutando la possibilità di ricorrere agli aiuti destinati alle regioni e chiedere 4,9 miliardi di euro». Lo ha annunciato il responsabile della comunicazione del ministero del bilancio Regionale, Antonia Peinado. Il fondo destinato alle regioni dispone di 18 miliardi e deve essere attivato entro questa settimana. «Tutto dipenderà - ha aggiunto - dalla richiesta di chiarimenti che la Regione ha inviato al Governo».

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