Patroni Griffi: verso ddl costituzionale su competenze e controlli nelle Regioni

Il Governo è orientato a presentare un disegno di legge costituzionale che intervenga sulle competenze e sui controlli delle Regioni. Se non dovesse essere approvato entro la legislatura, sarebbe il punto di partenza nella prossima. Lo ha detto Patroni Griffi in commissione Affari costituzionali della Camera. Il ministro ha annunciato: nel prossimo consiglio dei ministri altre misure contro adempimenti burocratici eccessivi.

Nel prossimo consiglio dei ministri nuove misure su semplificazioni
«Nel prossimo Consiglio dei ministri o al più tardi in quello successivo - ha annunciato Patroni Griffi - ci saranno, non sappiamo ancora se con un provvedimento autonomo o nel corpo di un più ampio provvedimento, altre misure di semplificazione che seguono la logica «meno carte, più sicurezza». Questo servirà, ha aggiunto il ministro, a «eliminare adempimenti burocratici eccessivi senza abbassare i livelli di tutela degli interessi pubblici come abbiamo già fatto in materia di privacy».

«Sì a nuovi nomi per le Province»
Il riordino delle Province previsto dalla spending review approvata a luglio, ha spiegato Patroni Griffi, porterà al taglio di 34 di questi enti, più altre 10 nelle Regioni a Statuto speciale, alle quali vanno aggiunte le 10 che diverranno Città metropolitane. «I nomi delle nuove Province - ha aggiunto il ministro - possono cambiare e chiamarsi non necessariamente con il nome del capoluogo».

Riforma della Costituzione, il ministro: non conosco i tempi
«Credo e posso dire - ha detto il ministro in audizione - che il governo stia riflettendo. Credo che un disegno di legge, anche costituzionale, il governo sarebbe orientato a presentarlo. Non so che tempi abbiamo per una riforma della Costituzione e soprattutto per il livello di complessità. Sicuramente - ha aggiunto Patroni Griffi - nel governo c'è la consapevolezza che alcune parti del Titolo V della Costituzione vadano riviste, soprattutto in materie come energia, infrastrutture e turismo».

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