Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2012 alle ore 09:44.

My24

Ormai è certo. Sono 11, a meno di sorprese nei controlli formali delle liste, i candidati alla presidenza della regione siciliana. Rispetto alle previsioni manca all'appello Emilia Grasso, espressione dei consumatori. Per il resto, è andata come da previsioni o quasi: all'ultimo minuto Claudio Fava (che dovrebbe poi essere indicato quale vicepresidente nel caso di vittoria) ha dovuto rinunciare e gli alleati Idv-Sel-Verdi-Fds hanno schierato al suo posto l'ex leader regionale della Fiom Giovanna Marano. Anche per questa tornata, la Sicilia non si è fatta mancare nulla con vecchi e nuovi schieramenti.

11 candidati alla presidenza
Partiamo dai candidati: oltre alla Marano, sono in corsa Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 stelle), Rosario Crocetta (Pd, Udc, Lista Crocetta), Giacomo Di Leo (Partito comunista dei lavoratori), Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana), Mariano Ferro (Forconi), Davide Giacalone (LeAli alla Sicilia), Giovanna Marano (Idv, Sel-Verdi-Fds), Gianfranco Miccichè (Grande Sud, Partito dei siciliani, Fli-Nuovo Polo), Nello Musumeci (Pdl, Cantiere Popolare, Lista Musumeci), Lucia Pinzone (Movimento Voi), Gaspare Sturzo (Italiani Liberi e forti). Secondo alcune stime sono quasi 1.600 i candidati in corsa per uno dei 90 seggi di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale, nella consultazione che si terrà il 28 ottobre.

Parcellizzazione dell'offerta e del consenso
Di fatto si va verso la parcellizzazione dell'offerta e dunque del consenso. Ancora una volta la Sicilia si presenta come un laboratorio politico. Ma questa volta parecchio in negativo, poiché la parcellizzazione del quadro politico lascia pensare a una composizione molto variegata dell'assemblea regionale, che verà eletta con un sistema elettorale bipolare formalmente maggioritario ma che nei fatti avrà un effetto proporzionale. Nella lista di Grande Sud confermata la presenza del deputato uscente Franco Mineo, sotto processo perché accusato di essere prestanome di boss e indagato in un'altra inchiesta anche per abuso d'ufficio: Mineo, riferiscono da Grande Sud, ha firmato e consegnato al coordinatore regionale una lettera di dimissioni senza data che dovrebbe avere efficacia anche se venisse condannato in primo grado.

La campagna entra nel vivo, quattro i favoriti
Finite le schermaglie da domani si entra nel vivo della campagna elettorale: degli 11 candidati alle elezioni di fine ottobre sembrano oggi favoriti in quattro (Rosario Crocetta che ha schierato nel listino l'ex segretaria della Cgil siciliana Mariella Maggio, Nello Musumeci, Giovanna Marano sempre che riesca a mantenere la dote che fu di Claudio Fava e Gianfranco Micciché leader di Forza del Sud). C'è chi ipotizza un exploit dei grillini, che sono stati tra i primi a presentare le liste. Tra le novità di questa campagna elettorale siciliana, la candidatura del pronipote di don Luigi Sturzo, Gaspare, che nei giorni scorsi ha scritto al presidente della Repubblica per protestare contro l'atteggiamento dei media (e in particolare di alcuni giornali) che, secondo lui, dedicano spazio solo ad alcuni candidati: con Sturzo nel listino l'imprenditore cattolico Massimo Maniscalco. In campo, si è visto, anche il leader dei forconi Mariano Ferro che punta a raccogliere i frutti della protesta che qualche mese fa ha messo in ginocchio la Sicilia.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi