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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2012 alle ore 16:50.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2012 alle ore 14:00.

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Nello Musumeci, Rosario CrocettaNello Musumeci, Rosario Crocetta

Musumeci contro Crocetta. È questo il duello che sembra delinearsi per ricoprire la poltrona di presidente della Regione Sicilia: da una parte una coalizione di destra, dall'altra il candidato di Pd e Udc (la trattativa per un appoggio da parte di Fli è aperta). Le elezioni si terranno il 28 e il 29 ci sarà lo scrutinio. I partiti sono già in movimento, in quanto nell'isola è già tempo di campagna elettorale: tra breve - entro il 28 settembre - andranno depositate candidature e liste. La Sicilia è sempre stata considerata il laboratorio per la sperimentazione di nuove iniziative politiche. Sullo sfondo l'incubo sbarramento al 5 per cento.

Il centrodestra appoggia il leader della Destra
Dopo il passo falso nelle amministrative, il centrodestra in Sicilia converge sul nome di Nello Musumeci, leader della Destra-Alleanza siciliana nell'isola, ex sottosegretario al Lavoro e presidente della Provincia di Catania. Si delinea un'alleanza tra il Partito dei siciliani (ex Mpa) del governatore dimissionario Raffaele Lombardo, il Pid (Popolari di Italia domani)-Cantiere popolare e il Grande Sud di Gianfranco Micciché (ex Forza Italia). Micciché ha infatti deciso di ritirare la propria candidatura nella corsa a governatore della Regione e di appoggiare Musumeci («la Sicilia ha bisogno di progetti fuori dagli schemi politici nazionali», ha detto). A suo favore si sono schierati i giovani del Pdl, il movimento Giovane Italia, che chiedono al partito di sostenere questa candidatura. La mossa di Micciché ha infatti spiazzato il Popolo delle libertà: nei giorni scorsi il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione ha detto no a una candidatura di Micciché calata dall'alto: è stato l'artefice della disgregazione del Pdl, ha ricordato Castiglione, e ha permesso il ribaltone del governo Lombardo. La candidatura di Musumeci potrebbe cambiare lo scenario e colmare le distanze.

Pd e Udc puntano su Crocetta
A giocare la partita per Pd e Udc è invece l'europarlamentare ed ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, impegnato nella lotta alla mafia, omosessuale dichiarato, le cui dichiarazioni sul voto di castità in caso di vittoria (se divessi diventare governatore dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia», ha affermato) hanno destato polemiche e preoccupazioni tra le forze che lo sostengono, tanto che Crocetta ha cercato di rimediare, ricorrendo a un tweet: «basta parlare di sesso», ha scritto. La trattativa per un appoggio a Crocetta anche da parte di Fli è aperta.

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