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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2012 alle ore 15:02.

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Pierluigi Bersani (Ansa)Pierluigi Bersani (Ansa)

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, non ci sta a passare «per il buono e anche un po' coglione». E alle regole per le primarie nel Pd chiarisce: «Se non le avessimo fatte, staremmo mangiando pane e primarie tutti i giorni sui giornali. Io la vedo positivamente, il giorno dopo potremo dire che non ci ammazza più nessuno».

«Non tollero - puntualizza poi, intervenendo alla Conferenza nazionale per il mezzogiorno di Lamezia Terme trasmessa su Youdem - che se mettiamo le regole diventano "contro Renzi", io piuttosto sono contro Batman (riferimento alla scandalo del consigliere Pdl del Lazio Fiorito) e le sue 30mila preferenze». Poi Bersani invita il partito alla riscossa. «C'è bisogno del Pd, basta autoflagellazione. Facciamo girare la ruota, diamo spazio alle nuove generazioni».

Sul Monti bis
«Basta scorciatoie e ricette italiche. La politica deve tornare ad essere credibile. Non significa che io voglio che Monti torni alla Bocconi ma in
quella situazione ognuno darà il suo contributo». Bersani si dice così contrario ad un Monti bis. E invita i commentatori «a prendere ogni tanto per buono quello che diciamo: Monti l'abbiamo voluto noi, quindi non mi vengano a dire quanto è bravo. Nessuno è autorizzato a farci prediche: noi abbiamo voluto Monti rinunciando a altri scenari e ora cercando di
colmare un problema di comunicazione tra governo e società». Per il segretario Pd, «è comodo stare nelle alte redazionì e dare giudizi senza andare in giro e vedere la sofferenza che c'è. Se lo facessero capirebbero anche che cosa stiamo facendo noi». Il vero tema, aggiunge Bersani, «è che la politica deve rimettersi in gioco, affermare il suo ruolo riconoscendo anche il suo limite» e quindi serve aprirsi alla società civile.

La legge elettorale
«Tutte le menti corte pensano ad un proporzionale che porti alla balcanizzazione e così ad un governissimo guidato da Mario Monti. Ma dalla palude vien fuori la palude e dobbiamo stare attenti» dice Bersani a Lamezia Terme a conclusione della conferenza nazionale per il Mezzogiorno. «Ho capito che piacciono le preferenze ma ricordo che "er Batman" è il campione mondiale delle preferenze e non si può andare ancora avanti così» ha aggiunto Bersani.

Beppe Grillo
Parla «da un tabernacolo, là in fondo. Se vince le elezioni il presidente del Consiglio chi lo fa? Forse il sindaco di Parma, tanto lui comanda da fuori». Così Bersani su Grillo ironizza sulla politica del leader del Movimento 5 Stelle.

Stoccata a Renzi
«Per essere qui, alla conferenza per il sud, ho rinunciato ieri ad una foto con Clinton a Cesena dove ero stato invitato». Così Bersani, chiudendo a Lamezia Terme l'assemblea per il sud, punzecchia il suo rivale Matteo Renzi che aveva in programma un incontro con l'ex presidente Usa, poi saltato.

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