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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 06:40.

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Sul ddl dovrebbe arrivare il parere del Csm ma ieri la Severino ha chiarito che, vista «l'accelerazione dei tempi parlamentari», ne rinvierà la richiesta a dopo il voto del Senato, fermo restando che il Csm, se vuole, può muoversi d'ufficio e darlo anche prima. A palazzo dei Marescialli se ne comincerà a parlare solo lunedì ma, salvo accelerazioni, non è detto che si arrivi in tempo per offrire a governo e Parlamento un contributo al miglioramento del testo, quanto meno per ridurre le ricadute sui processi in corso per concussione, dovute al taglio della prescrizione.
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Le tre modifiche
CORRUZIONE
Le richieste di Ocse ed Europa
Il reato di «corruzione tra privati» è uno di quelli che Ocse e Europa ci chiedono di introdurre nell'ordinamento per una lotta più efficace contro la corruzione. Il testo Camera stabilisce la procedibilità d'ufficio ma il Pdl insiste per la querela
Perseguibilità anche a querela
Nella proposta del ministro Severino è previsto che il reato sia perseguibile a querela della persona offesa «salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nell'acquisizione di beni o servizi». Solo in quest'ultimo caso, quindi, si dovrà procedere d'ufficio, ma agli inquirenti resta un margine di inizitiva molto ampio
TRAFFICO DI INFLUENZE
Reato circoscritto
e condanna fino a tre anni
Anche in questo caso il Pdl chiedeva modifiche se non addirittura la soppressione della nuova norma perché troppo generica. Il Guardasigilli propone di circoscrivere il campo di azione del reato prevedendo che la punibilità (da 1 a 3 anni) scatti solo quando, sfruttando le relazioni con un pubblico ufficiale, ci si fa dare o promettere danaro o altro vantaggio patrimoniale come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o per remunerarlo «in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio»
MAGISTRATI FUORI RUOLO
Limite esteso a dieci anni
Severino propone che gli incarichi fuori ruolo dei magistrati possano durare fino a 10 anni, anche continuativi, e non 5 più 5 con un intervallo di almeno 5 anni. Il limite dei 10 anni si applica anche agli incarichi già conferiti alla data di entrata in vigore della legge: in tal caso ci sono 6 mesi di tempo per rientrare in ruolo
Le deroghe
Previste per gli incarichi connessi all'assunzione di cariche elettive (membri delle Authority) o di mandato presso gli organi di autogoverno (Csm) nonché per chi presta servizio presso organi costituzionali (Quirinale, Consulta), organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche

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