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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 09:55.

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Grecia, appello di Samaras: «Senza nuovi aiuti sarà bancarotta. Liquidità fino a novembre, poi la cassa è vuota» (Reuters)Grecia, appello di Samaras: «Senza nuovi aiuti sarà bancarotta. Liquidità fino a novembre, poi la cassa è vuota» (Reuters)

Senza la nuova tranche di aiuti internazionali la Grecia non arriverà oltre novembre. Lo fa sapere il premier, Antonis Samaras, in un'intervista al giornale Handelsblatt. «La chiave é la liquidità - dice Samaras - Per questo é così importante la prossima tranche di aiuti per noi». Senza questi aiuti, aggiunge, la Grecia potrà farcela «fino alla fine di novembre. Poi la cassa é vuota».

Ipotesi ricapitalizzazione per le banche greche
La Bce potrebbe dare un aiuto accettando di diminuire i suoi interessi sul debito greco di cui é in possesso, oppure «potrebbe approvare un rinvio delle scadenze». «Potrei anche immaginare - aggiunge Samaras - una ricapitalizzazione delle banche greche come quella presa in considerazione per la Spagna».

Le trattative in corso: oggi nuovo incontro ad Atene
Oggi ad Atene si terrà un incontro fra il ministro delle Finanze ellenico, Yannis Stournaras, e i rappresentanti della troika - i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Klaus Masuch (Bce) ed il danese Poul Thomsen (Fmi) - per provare ancora una volta a "chiudere" il pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 prima della riunione dell'Eurogruppo in calendario per lunedì prossimo.

Sul tavolo l'ipotesi di nuovi tagli alle pensioni
Entrambe le parti vogliono raggiungere prima possibile un'intesa, rimane però il problema dei 2,5 miliardi di euro che ancora le separano, oltre a quello della recessione per il 2013. Secondo informazioni giornalistiche, il governo - allo scopo di raggiungere un accordo - sarebbe pronto a procedere ad ulteriori tagli alle pensioni e ai sussidi assistenziali, questa volta degli agricoltori, finora rimasti intoccati. Ad un eventuale accordo fra il ministro greco e i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia dovrebbe far seguito un incontro dei leader dei partiti che sostengono il governo del premier Antonis Samaras.

Siamo come la Repubblica di Weimar
La situazione della Grecia è paragonabile a quella della Repubblica di Weimar: «La democrazia greca si trova probabilmente di fronte alla sua sfida più grande». Lo ha detto il primo ministro greco Antonis Samaras in un'intervista concessa al quotidiano tedesco Handelsblatt. La tenuta della società «è messa in pericolo dalla disoccupazione crescente, come è stato in Germania alla fine della Repubblica di Weimar», ha spiegato Samaras.

L'ascesa dell'estrema destra: o ci aiutate o rischiamo il nazismo
Per Samaras la società «nel suo insieme» è minacciata dai populisti dell'estrema sinistra e «da qualcosa che non si era mai visto prima nel nostro Paese: la crescita di un partito dell'estrema destra, si potrebbe dire fascista, neonazista». Alba dorata, questo il nome della formazione citata da Samaras, nei sondaggi «è già la terza forza politica in Grecia, tendenzialmente in crescita», ha ricordato il premier ellenico.

I tagli ci hanno ridotto all'osso
«I tagli che abbiamo già implementato ci hanno ridotto all'osso. Siamo al limite di ciò che si può chiedere al nostro popolo», ha dichiarato il premier greco, precisando che i greci «sono pronti a fare sacrifici, ma vogliono anche vedere la luce alla fine del tunnel».

Un paese allo stremo
Samaras descrive un paese allo stremo. I tagli sono già andati a colpire in profondità e «siamo al limite di ciò che possiamo aspettarci della nostra popolazione». Più della metà dei giovani ha perso il lavoro, la povertà aumenta e «sempre più greci devono andare a mense per i poveri della Chiesa e del volontariato per avere un pasto caldo».

La Merkel sarà ad Atene martedì
Il cancelliere tedesco Angela Merkel fa sapere che si recherà martedì prossimo in visita ufficiale ad Atene per un vertice bilaterale, nel corso del quale vedrà il premier ellenico, Antonis Samaras. Lo ha annunciato il portavoce del Governo tedesco a Berlino, spiegando che si tratta di una visita «normale» dominata dalla «difficilissima situazione» attraversata dalla Grecia. La Germania, ha sottolineato il portavoce, «vuole aiutare la Grecia a stabilizzarsi nell'Eurozona». I principali temi in discussione saranno «la situazione in Grecia e nell'Eurozona, le questioni internazionali e le relazioni bilaterale tra i due Paesi». Si tratta della prima visita di Angela Merkel in Grecia dall'inizio della crisi dell'Eurozona.

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