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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2012 alle ore 15:56.

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Più che un «fondo del presidente» è un capitolo di bilancio a cui può attingere l'intera giunta regionale. Soldi destinati a manifestazioni o eventi di interesse in Emilia-Romagna, come il festival di Castrocaro, a cui nel 2011 la Regione ha elargito 20mila euro o il festival dell'ocarina di Budrio, finanziato con 3mila euro. La Regione Emilia-Romagna risponde così agli attacchi dell'ex assessore di Bologna, Antonio Amorosi, che su affaritaliani.it prende di mira le spese della giunta Errani.
E precisa: «Non esiste alcun fondo invisibile del presidente - afferma in una nota viale Aldo Moro -, esiste un fondo, che negli anni é stato progressivamente ridotto fino ad essere per l'anno 2012 pari a 512mila euro, con cui la regione contribuisce alle iniziative di carattere culturale degli enti locali o delle associazioni riconosciute». Si tratta, spiegano ancora dalla Regione, di «contributi erogati a manifestazione conclusa e sulla base di spese effettivamente sostenute. Queste erogazioni vengono concesse con delibera di giunta e per ogni domanda di contributo è allegata la relazione dell'assessore competente che motiva la richiesta. Questo fondo, quindi, non è nella disponibilità di qualcuno in particolare, ma della giunta regionale nella sua interezza».

Nello stesso capitolo di bilancio figurano anche altri 100mila euro, messi in preventivo per convegni organizzati in proprio dalla Regione. Per quanto riguarda l'ufficio stampa della giunta, invece, il budget per il 2012 è di 3,2 milioni di euro, che comprende le campagne pubblicitarie, le riviste, le dirette web e l'abbonamento alle agenzie di stampa.

Per il 2012, a parte il budget scritto nel bilancio preventivo, non è ancora stato speso nulla come contributo per manifestazioni culturali. Andando a guardare invece le delibere degli anni precedenti, si scopre nel 2010 sono stati spesi dalla regione 358mila euro per 97 iniziative, la prima tranche, e 683mila euro su 128 iniziative, la seconda tranche. Nel 2011, invece, i contributi di viale Aldo Moro sono arrivati a 591mila euro in favore di 153 iniziative. Una delle cifre più consistenti (90mila euro) è destinata al Ravenna festival, mentre al Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini sono andati 30mila euro. Per il Palio di Ferrara, invece, sono stati spesi 20mila euro, mentre la visita di papa Benedetto XVI nel Riminese ne costò 15mila.
La maggior parte dei finanziamenti sono comunque cifre piccole, intorno ai mille-duemila euro, come la Festa dei frutti dimenticati a Casola Valsenio o i Campionati europei di sleddog a Fanano, fino ad arrivare al Festival delle mongolfiere di ferrara (4mila euro). Ma i contributi di viale Aldo Moro varcano anche i confini regionali e a volte anche quelli nazionali. È il caso dei 1.500 euro elargiti alla Federazione italiana sport per sordi, in vista del Campionato del mondo di giocatori di bowling sordi, che si è svolto a Buenos Aires, in Argentina, dal 23 agosto al 3 settembre 2011. Si sono invece fermati a Roma i 5mila euro che la Regione ha versato, l'anno scorso, per le celebrazioni dell'anniversario di Nilde Iotti.

Le accuse alla giunta Errani: un fondo del presidente da 1,5 milioni
Sul sito affaritaliani.it, Amorosi parla di un «fondo del presidente» in Regione, che «ammonterebbe a una cifra variabile tra 1,5 e due milioni di euro annui. La somma - scrive l'ex assessore - sarebbe nelle sue disponibilità e Vasco Errani la elargisce come sue liberalità, a sua insindacabile discrezione», come le cifre che nel 2006 andarono «a sostenere la sagra della salamina da sugo o la manifestazione del cicciolo d'oro di Campagnola Emilia».
Ma non è tutto, perché Amorosi tira in ballo anche le spese che la giunta sostiene per la comunicazione, parlando di un'agenzia d'informazione e ufficio stampa della Regione «collocata all'interno del gabinetto della presidenza della giunta e voluta da Errani nel 2006. Probabilmente costa intorno ai 24 milioni di euro - azzarda Amorosi -, è composta da 34 addetti, tra cui 24 con contratto giornalistico e 10 con contratto amministrativo», e si occupa di curare «la comunicazione, le campagne della giunta e dei vari assessorati».

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