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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2012 alle ore 18:10.

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Fonte: DFAE, Presenza Svizzera e netwerchFonte: DFAE, Presenza Svizzera e netwerch

«Confooderatio Helvetica», cinque torri riempite di pietanze svizzere che i visitatori di Expo 2015 a Milano potranno mangiare. È il progetto del Padiglione Svizzero per Expo 2015 presentato da Dante Martinelli, commissario generale per la Svizzera ad Expo Milano 2015, nella cerimonia che si è tenuta nel Consolato generale di Svizzera a Milano. Il progetto, il cui nome gioca sul tema dell'esposizione universale del 2015 «Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita», traccerà la storia del progresso umano invitando a una riflessione sui suoi aspetti ambivalenti in fatto di abbondanza e indigenza alimentari.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti Massimo Baggi, console generale di Svizzera a Milano, Vicente Loscertales, segretario generale del Bureau international des Expositions (Bie), Dante Martinelli, commissario generale per la Svizzera ad Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015, e Paolo Alli, sottosegretario del presidente della Regione Lombardia per l'attuazione del programma Expo 2015, nonche' vice commissario generale dell'esposizione.

Il progetto prevede che man mano che le torri si svuotano, le piattaforme su cui esse poggiano si abbassano, modificando cosi' la struttura del Padiglione Svizzero. «Attraverso questa visualizzazione del rapporto tra vuoto e pieno - dice Martinelli - i consumatori sono invitati a riflettere sul loro comportamento di consumo - e aggiunge - questa immagine non intende unicamente presentare la Svizzera come miracolo consumistico, ma anche sottolinearne il ruolo innovatore nel proporre soluzioni per migliorare la situazione alimentare nel mondo».

Il modellino del Padiglione Svizzero, consegnato simbolicamente durante la cerimonia a Giuseppe Sala, rimarrà esposto nello Swiss Corner del Consolato fino a martedi' 16 ottobre. «La Svizzera è il primo Paese che ha confermato la partecipazione a Expo 2015, il primo ad aver firmato il contratto e il primo ad aver progettato il padiglione - dice Alli - questo è segno dell'eccellente rapporto che da sempre lega i nostri due Paesi - e conclude - è significativo che la presentazione del progetto del Padiglione Svizzero avvenga alla vigilia dell'International Participants Meeting».

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