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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2012 alle ore 18:21.

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TORINO - Alto 209 metri, 41 piani fuori terra, un cantiere avviato poco meno di un anno fa. Torna a far discutere il progetto del grattacielo firmato da Massimiliano Fuksas e destinato a ospitare la sede unica della regione Piemonte, nella zona ex Avio, a ridosso del Lingotto. La Guardia di finanza su incarico della Corte dei conti ha acquisito la documentazione relativa alla progettazione della sede.

Voluto dalla giunta forzista di Enzo Ghigo, il progetto era stato poi preso in carico dalla giunta della presidente Mercedes Bresso (centrosinistra). La sola progettazione del grattacielo era costata circa 22 milioni di euro tanto che un volta insediato, il presidente Roberto Cota aveva duramente polemizzato proprio per il costo della "parcella" riconosciuta all'architetto. E circa un anno e mezzo fa Cota aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere se quanto corrisposto negli anni passati all'architetto Fuksas dal precedente esecutivo fosse congrue.

''L'indagine in corso sul nuovo palazzo unico della Regione e' partita il 3 agosto 2010" confermano da Piazza Castello "Da un mese la Direzione Patrimonio sta collaborando con i periti nominati dalla Corte dei Conti fornendo periodicamente alla Guardia di Finanza, incaricata del ritiro, tutta la documentazione richiesta per la valutazione delle procedure di affidamento della progettazione, che risale al 1999, e dei relativi pagamenti effettuati allo studio Fuksas''.

"L'incarico all'architetto Fuksas risale al 2001, nei miei anni di Giunta abbiamo proseguito con l'iter da tempo avviato" puntualizza l'ex presidente del Piemonte Mercedes Bresso. "L''architetto Fuksas - aggiunge - ha vinto una gara internazionale nel 2001, periodo in cui io facevo tutt'altro e l'attuale presidente della Giunta Cota era presidente del Consiglio regionale del Piemonte".

Il cantiere è stato aperto a novembre 2011. La realizzazione dell'opera costerà sui 200 milioni di euro, con la formula del leasing in costruendo: è destinato a riunire in un unico edificio le circa 30 sedi attualmente in uso dalla regione e sparse sul territorio cittadino. Circa 500 le maestranze impiegate. I risparmi deriveranno – fanno sapere dalla regione Piemonte - dall'abbattimento dei costi degli affitti passivi e di quelli indiretti collegati ad una logistica oggi poco efficiente. Altre economie saranno garantire dalla vendita delle sedi dismesse, per un valore stimato in 80 milioni di euro, e dai diritti edificabili della nuova area (circa 60-70 milioni), oltre che da un risparmio energetico quantificato in 4 e i 5 milioni di euro l'anno.

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