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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2012 alle ore 20:20.

Uomo politico di lungo corso, sindaco, uomo di Stato, ma anche romanziere, saggista, appassionato di cinema e jazz, oltre che giornalista. Sono le molte facce di Walter Veltroni, nato a Roma 57 anni fa, da una famiglia ben radicata nella borghesia della capitale: il padre Vittorio, era un noto giornalista radio e tra i "fondatori" della Rai. I primi passi del suo percorso politico Veltroni li muove nella Federazione giovanile comunista italiana (Fgci), cui si iscrive in giovane età. Dopo gli studi superiori e il diploma presso l'Istituto di stato per la Cinematografia e la Televisione, Veltroni diviene giornalista professionista.
La prima elezione al Parlamento del "Piccolo Principe" (così si intitolava la prima biografia non autorizzata di Veltroni, pubblicata qualche anno fa) risale al 1987. L'anno seguente entra nella segreteria nazionale del Partito comunista, da dove appoggia la cosiddetta "svolta della Bolognina" promossa dal segretario Achille Occhetto, primo passo verso la nascita del Partito democratico della Sinistra. Dal 1991 diviene membro del Coordinamento politico del neo nato Pds, e nel 1992 assume anche l'incarico di direttore dell'"Unità", storico quotidiano della sinistra italiana.
Nel 1996, con l'affermarsi a sinistra, su iniziativa di Romano Prodi, della coalizione denominata "L'Ulivo" - sintesi tra le esperienze dei Progressisti e quelle del centrista Patto per l'Italia - Veltroni viene invitato dallo stesso Prodi a condividerne la leadership e diviene uno dei registi dell'affermazione elettorale del centrosinistra alle politiche. Veltroni diventa il vice Prodi, assumendo l'incarico di vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali e ambientali, con l'incarico per lo spettacolo e lo sport.
Nel 1998, dopo la caduta del governo Prodi Veltroni torna ad occuparsi del partito di cui viene eletto segretario nazionale. Durante la sua segreteria, in seguito all'assorbimento di varie formazioni politiche come Sinistra repubblicana, Cristiano sociali e Laburisti, il Pds assume una nuova denominazione: Democratici di sinistra. Nel 1999 viene eletto deputato al Parlamento europeo. I risultati ottenuti a capo del ministero dei Beni culturali gli valgono, nel maggio 2000, il riconoscimento della Legion d'Onore da parte della Francia, cui seguirà nel 2003 la nomina a Cavaliere di Gran Croce da parte del Presidente della Repubblica Ciampi.
Nel 2001 inizia l'avventura di sindaco di Roma, che lo vedrà indossare la fascia per due mandati, dopo essere già stato eletto Consigliere comunale nel 1976, carica mantenuta per un quinquennio. Scelto dal centrosinistra come candidato in contrapposizione ad Antonio Tajani, candidato di Forza Italia, Veltroni conquista il Campidoglio con il 53% dei voti. Alle successive elezioni amministrative, nel maggio del 2006, Veltroni viene riconfermato sindaco con il 61,45%, il più ampio risultato elettorale di sempre per il comune di Roma.
Ospite della trasmissione Che tempo che fa (8 gennaio 2006) Veltroni dichiarò che, in caso di rielezione a sindaco di Roma, avrebbe concluso la sua carriera politica alla fine del mandato nel 2011 riconfermandolo nuovamente l'8 ottobre 2006 per dedicarsi ad attività umanitarie in Africa.
Nel 2007, dopo la costituzione del Partito democratico sulle ceneri dei Ds, Veltroni fa il suo ingresso nel Comitato nazionale del Pd, per poi assumere l'incarico di segretario. Rassegnate le dimissioni da sindaco, il Pd affronta in solitaria le elezioni politiche del 13-14 aprile 2008, che vedranno l'affermazione del centrodestra. Dopo la sconfitta del Pd nelle elezioni regionali in Sardegna del 2009, Veltroni si dimette dalla segreteria del partito, lasciando il posto a Dario Franceschini. Eletto in Parlamento nel 2008 per la XVIIma legislatura fa parte della commissione Affari esteri e comunitari.
Moltissimi i libri dovuti alla sua penna, dalle opere di saggistica (come «1978 - A dieci anni dal '68. Intervista con Achille Occhetto» o «Il sogno degli anni '60. Un decennio da non dimenticare nei ricordi di 46 giovani di allora» e «Il calcio è una scienza da amare. 38 dichiarazioni d'amore al gioco più bello del mondo») e i romanzi. Tra questi, «Senza Patricio»m del 2006, e «Noi», del 2009. L'ultimo - «L'isola e le rose» - è stato pubblicato quest'anno.
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