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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2012 alle ore 21:18.

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«Ho cambiato radicalmente idea: se vince Bersani non chiederò deroghe».Del resto «io ho piena fiducia che vinca Pierluigi e già mi sento impegnato in un incarico extraparlamentare». Ma se le primarie le vincerà Renzi «sarà scontro, sarà scontro politico». Lo ha assicurato Massimo D'Alema parlando al programma "Otto e mezzo" su La7. «Se vince Bersani lui sa che dispone del posto in lista che fu mio».

«Renzi - ha aggiunto D'Alema - è stato presidente della Provincia, è sindaco di Firenze, fa parte di una nomenclatura politica. E la sua impostazione tira la volata a Grillo, che più legittimamente parla di rottamazione». Quanto all'attacco mosso da Beppe Grillo a Renzi, D'Alema ha commentato: «'Per quanto possa essere critico con Renzi, non arriverò al punto da dar ragione a Grillo. Grillo vede Renzi come un competitor, uno che vende la stessa merce... Io credo che il Pd debba vendere un'altra merce».

Infine Rosy Bindi, ha anche detto D'Alema, ha ragione ad essere arrabbiata perché in nessun Paese del mondo capita che ci si insulti in questa maniera, anche per una questione di rispetto. È un problema di rispetto delle persone, e dove non c'è rispetto delle persone non c'é stoffa da leader».

Sul futuro governo, D'Alema ha detto: «A Mario Monti ho ricordato l'esperienza di Ciampi che fu presidente del Consiglio in un Governo di salvezza nazionale e poi ministro dell'economia in un governo del centrosinistra. Poi le scelte politiche sono personali», ha aggiunto l'esponente del Pd, spiegando che Monti rappresenta comunque «uno straordinario passo in avanti» per l'Italia e che il Pd «dovrebbe rivendicarlo» e non «osteggiarlo».

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