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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2012 alle ore 14:35.

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(Afp)(Afp)

Giorno di sciopero generale ad Atene: alle proteste di piazza, si è aggiunta la tragedia. Un uomo di 65 anni è morto, apparentemente di infarto, durante gli scontri di piazza tra polizia e manifestanti nel centro di Atene. La notizia è stata confermata dal ministero della Salute ellenico. «L'uomo è stato portato in ospedale ma i medici non sono riusciti a salvarlo. Non c'erano ferite sul suo corpo», si legge in un comunicato. Una fonte di polizia ha riferito che il 65enne è stato soccorso su una panchina di fronte a una chiesa, «ad alcune centinaia di metri dall'area dove sono avvenuti gli scontri» mentre secondo altre notizie l'uomo si trovava nella piazza Syntagma, quindi molto vicino ai disordini.

Decine di migliaia in piazza
Decine di migliaia di cittadini greci sono scesi per le strade per protestare contro le nuove misure di austerità che il governo ellenico sta concordando con la troika Ue-Bce-Fmi per sbloccare la nuova tranche di aiuti da 31 miliardi di euro. Le manifestazioni hanno provocato un forte rallentamento dei servizi pubblici anche a causa della nuova decisione allo sciopero generale, il quarto da inizio anno, invocato dai sindacati contro le misure del governo. Non funziona alcuna linea ferroviaria, compresi i collegamenti con gli aeroporti, e sono bloccati anche i traghetti. Secondo la polizia nelle strade di Atene sarebbero scesi circa 25.000 manifestanti e al momento non si registrano scontri.

Era un lavoratore marittimo
Il manifestante morto oggi d'infarto durante gli scontri in piazza Syntagma fra dimostranti e polizia era un lavoratore marittimo. Lo hanno riferito radio locali precisando che l'uomo era iscritto al Pame, il sindacato vicino al Partito comunista di Grecia (Kke). Per questo motivo, appresa la notizia, il Kke ha deciso di far tenere un minuto di raccoglimento in sua memoria nel corso della manifestazione.

Anche la Spagna verso lo sciopero generale
Intanto l'ipotesi sciopero generale si fa strada anche in Spagna. I due principali sindacati spagnoli, Comisiones Obreras e Ugt, insieme a 150 organizzazioni non governative, hanno intenzione di convocare «con ogni probabilità» uno sciopero generale per il 14 novembre, in concomitanza con le agitazioni già indette in Grecia e Portogallo: lo hanno reso noto fonti sindacali spagnole, precisando che una decisione definitiva verrà adottata domani. La Confederazione Europea dei Sindacati ha lanciato un appello per una giornata di lotta contro le politiche di austerità, fissata al 14 novembre e che potrà essere di sciopero, manifestazione o altre iniziative. Per la Spagna si tratterebbe del secondo sciopero generale in meno di un anno, dopo quella del 29 marzo scorso alle cui manifestazioni avevano partecipato oltre 800mila persone.

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