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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2012 alle ore 13:24.

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Anna Maria Bernini e Micaela Biancofiore (ImagoEconomica)Anna Maria Bernini e Micaela Biancofiore (ImagoEconomica)

Nel partito c'è chi le considera «una cretinata», come Ignazio La Russa e chi ne condivide le idee (almeno alcune) ma di essere indicato come il loro portavoce non ne vuole sapere (è il caso di Guido Crosetto). Le hanno ribattezzate le Amazzoni, e nel Pd sono riuscite nel giro di pochi gironi a creare un putiferio. A partire dalla più esposta (mediaticamente), Daniela Santanchè che non le ha mai mandate a dire a nessuno, amici e nemici. E che pochi giorni fa ha sollevato un polverone tra i pidiellini per aver detto: «Azzeriamo tutto e ricominciamo», il Pdl «non c'è più».

Di far finta di niente davanti agli scandali (vedi il caso Lazio e quello Lombardia) le Amazzoni non ne vogliono sapere. Guardano per le prossime elezioni a una lista Berlusconi, lontana dalla nomeklatura del partito, Angelino Alfano compreso, sostiene Micaela Biancofiore. Rapporti non proprio idilliaci con gli ex An (La Russa, Alemanno, Meloni, Gasparri) tentati, almeno qualche settimana fa, dall'idea di lasciare il Pdl e rifondare il loro vecchio partito.

Oltre a Daniela Santanché è uscita allo scoperto pure Micaela Biancofiore per dire, tra le altre cose, che quella delle cosiddette Amazzoni «non è una sciocca iniziativa di quattro donnette nostalgiche di Forza Italia».
Tra le simpatizzanti è stata indicata anche Anna Maria Bernini, portavoce vicario del partito. Che però ha da ridire anzitutto sul nome: «Mi piace poco Amazzoni, nella mitologia hanno fatto una brutta fine e poi non dimentichiamoci le cosiddette Amazzoni di Gheddafi». Pure il progetto non la convince fino in fondo: «Il mio dream alla Martin Luther King è lavorare tutti insieme nel partito», soprattutto in questa fase con il Pdl che «si sta rinnovando a partire dai temi della trasparenza e della legalità» e in vista delle elezioni siciliane. Sì invece «al recupero dello spirito del '94», e poi, ricorda Bernini, «è lo stesso Berlusconi che ad atteggiamenti divisivi ha sempre preferito atteggiamenti costruttivi». Per essere ancora più espliciti: «Energie positive, come quelle di Micaela Biancofiore, sono importanti, ma lavoriamo nel partito».

Tra le aderenti al progetto vengono indicate anche Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Laura Ravetto, Catia Polidori, Isabella Bertolini, e poi Annagrazia Calabria, Fiorella Ceccacci Rubino, Gabriella Giammanco. Oltre a Maria Rosaria Rossi che, deputata Pdl, è anche assistente personale di Silvio Berlusconi e che, qualche giorno fa, ha assicurato: l'ex premier non vuole archiviare il Popolo della libertà.
Oggi Daniela Santanché incontra ad Arcore Berlusconi, ma la linea dell'ex premier è chiara: fino al voto in Sicilia ogni tentazione rivoluzionaria va tenuta a freno.

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