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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 11:49.

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Sulla legge di stabilità «siamo convinti che bisogna frenare quello che rischia di apparire un vero e proprio bombardamento fiscale». A dirlo è il segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante la conferenza stampa in cui ha presentato con il relatore alla Camera, Renato Brunetta, le proposte portate dal Pdl al governo per modificare il ddl stabilità. Dal Pdl arriva «un giudizio fortemente critico su molti aspetti», ha detto Alfano. «Il primo é la recessività della manovra se si dovesse mantenere l'aumento di un punto dell'Iva. Il secondo aspetto critico é la retroattività della revoca delle detrazioni. Chiediamo quindi l'eliminazione dell'aumento di un punto dell'Iva e della retroattività della norma sulle detrazioni».

Brunetta: due fondi per il taglio delle tasse a famiglie e imprese
Le risorse per la crescita da inserire con le modifiche da apportare alla Legge di stabilità, secondo Alfano, andranno trovate attraverso «tagli alla spesa pubblica e l'abbattimento del debito». Alfano ha sottolineato che «non si possono chiedere altri sacrifici agli italiani» e ha chiesto anche l'attuazione immediata della compensazione debiti-crediti. Il relatore Brunetta ha invece annunciato che tra le proposte di modifica del Pdl ci saranno «due fondi per il taglio delle tasse su famiglie e imprese», ribadendo comunque che si manterranno «il rispetto dei saldi e l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013».

Bersani: Monti disponibile a modifiche
«Monti mi è parso disponibile a modifiche. Certo il governo è affezionato ai saldi e vuole dare qualche segnale sul cuneo fiscale, ma nel dialogo con le forze politiche si troveranno le soluzione più plausibili perchè qualche difetto c'è»: così Pier Luigi Bersani al termine dell'incontro durata un'ora e mezza con il premier Mario Monti. «È possibile modificare la legge di stabilità con gli stessi saldi anzi bisogna farlo con gli stessi saldi». Prima dell'incontro il segretario del Pd aveva detto che non è in discussione la tenuta del governo Monti, sul ddl stabilità «troveremo l'accordo». Pier Luigi Bersani ha chiesto al premier Mario Monti di bloccare le norme sulla scuola contenute nella legga di stabilità. «La scuola é stata già troppo colpita, ora bisogna fermarsi e con calma fare un ragionamento impostato bene», ha detto il segretario del Pd al termine dell'incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio. «Le norme sulla scuola vanno riconsiderate», ha insistito.

Monti rivedrà Bersani alle 14,30
Mario Monti ha incontrato stamattina, a partire dalle 9, il presidente dell'Spd Sigmar Gabriel e il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Il premier rivedrà Bersani nel pomeriggio, alle 14,30, quando è in programma un incontro anche con il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nell'ambito dei confronti con la maggioranza sulla legge di stabilità.

Salta il tetto di 3mila euro sulle detrazioni
Via il tetto di 3mila euro sulle detrazioni. È questa una delle principali modifica alla legge di stabilità approdata alla Camera a cui sta lavorando il ministero dell'Economia. Un effetto del pressing congiunto esercitato da Pd, Pdl e Udc. Anche sulla franchigia potrebbero arrivare novità.

Due le ipotesi di modifica all'Iva
Sull'Iva si stanno valutando due ipotesi di modifica: il ricorso a una clausola di salvaguardia collegata alla revisione delle tax expenditures e sul piano Giavazzi o l'aumento di uno o due punti della sola aliquota del 21 per cento, senza più toccare quella del 10 per cento.

Retromarcia sul passaggio da 18 a 24 ore dell'orario degli insegnanti
«Il pericolo é scongiurato, però adesso bisogna lavorare in parlamento con tutte le forze politiche per trovare l'alternativa per reperire i 183 milioni di euro per il 2013. Si toglieranno quelle spese che danno fastidio al nostro sistema». Così il sottosegretario all'istruzione Marco Rossi Doria, ai microfoni di Agorà, ha confermato il dietrofront del governo sulla decisione di incrementare da 18 a 24 ore settimanali l'orario di lavoro per i docenti delle scuole medie e superiori. Per il sottosegretario, anche l'ipotesi di portare le ore a 21 anziché 24 «é stata esclusa con una nota ufficiale del ministero». Rossi doria ha poi precisato che i fondi richiesti alla scuola dalla legge di stabilità verranno reperiti senza toccare il capitolo "personale": «la ratio di questo cambiamento annunciato dal governo e dal ministro va nella direzione di non toccare le questioni riguardanti l'organico».

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