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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2012 alle ore 07:23.

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Per Andriy Shevchenko la barriera da superare, questa volta, è il 5% dei voti necessari per entrare nella Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev, alle elezioni parlamentari di domenica. "Avanti, Ucraina!" è il partito per cui l'ex attaccante del Milan e del Chelsea l'estate scorsa ha abbandonato la nazionale appena esclusa dagli Europei e il suo ultimo club, il Dynamo Kiev, annunciando a sorpresa che il suo futuro "non avrebbe avuto nulla a che fare con il calcio". E il futuro di Shevchenko in politica, accanto alla leader del partito Natalia Korolevska, è tutto da chiarire: come predisse in luglio l'analista politico Volodymyr Fesenko, la candidatura del calciatore non avrebbe influenzato seriamente il rating di "Avanti, Ucraina!". Piuttosto, tale è la considerazione degli ucraini per i loro politici che la scelta di Andriy, secondo Fesenko, avrebbe nuociuto alla sua immagine di calciatore nazionale di maggior successo.

Sheva contro Klitschko
"Ho un sogno", rivela Natalia, neppure quarantenne, nello spot elettorale del partito, scomodando Luther King per evocare un'Ucraina libera, forte, prospera, rispettata e felice: "E' tempo di farlo diventare realtà". Come altri partiti di opposizione, la Korolevska propone agli elettori di rinnovare la generazione dei politici. Ma più dei suoi programmi, è la popolarità di Shevchenko ad attirare l'attenzione, anche se spesso di ragazzini in cerca di autografi. "Avanti, Ucraina!" non brilla nei sondaggi: un altro campione dello sport ha rubato la scena a Sheva.

Vitaliy Klitschko, campione mondiale dei pesi massimi, alla testa di un movimento la cui sigla è risultata opportunamente Udar, "pugno" in ucraino: Alleanza democratica ucraina per le riforme. Klitschko, lui sì che può impensierire seriamente il presidente in carica, Viktor Yanukovich. Il suo Partito delle Regioni è dato al 23,3% nei sondaggi, in testa, ma Udar sta guadagnando terreno rapidamente ed è al 16%, davanti al gruppo Patria di Yulia Tymoshenko che paga l'assenza della sua leader, segregata in prigione con una condanna a sette anni per abuso d'ufficio.

L'opposizione divisa
Klitschko, a cui gli ucraini guardano con interesse per la promessa di "mettere al tappeto corruzione, nepotismi e cleptocrazia", si è impegnato a far liberare la Tymoshenko in caso di vittoria e di riportare l'Ucraina sul cammino dell'Europa. Un legame gelato dai sospetti di Bruxelles che Yanukovich abbia usato selettivamente la giustizia per togliere di mezzo la Tymoshenko: il che non è bastato a convincere l'opposizione a unire le forze per contrastare meglio Yanukovich.

Domenica Klitschko correrà da solo la sua gara, e così i superstiti di Yulia Tymoshenko. Quanto a "Avanti, Ucraina!", il sospetto è che il partito di Shevchenko sia un progetto di Yanukovich creato per indebolire l'opposizione. Del resto, Andriy si era schierato con l'attuale presidente nel 2004, prima della Rivoluzione arancione che annullò la vittoria di Yanukovich denunciandone i brogli. "La mia caratteristica – ha detto in giugno Sheva in un'intervista al New York Times, poco prima di annunciare il suo ingresso in politica – è aver segnato i goal più importanti nelle partite più difficili. Tutti i miei sogni si sono avverati".

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