Il ministro delle Politiche agricole e forestali Mario Catania

Gli agricoltori italiani devono trovare forme di aggregazione (che siano cooperative, consorzi, società di persone) che consentano di ridurre la filiera dell'intermediazione. Solo così si riuscirà a rendere più corretta la remunerazione della loro attività. Il consiglio arriva dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania, intervenuto all'inaugurazione del Salone del gusto a Torino. Catania ha ribadito il concetto con forza, lasciando intendere una volontá del governo a favorire queste forme di aggregazione. E in queste settimane sono anche all'esame del ministro alcune proposte per agevolare la creazione di startup agricole.

Musica per le orecchie di Carlo Petrini: tra un assaggio del "sandwich"doc allo stand britannico e la presentazione da Coop dell'olio cento per cento italiano che garantisce la completa tracciabilità del prodotto e l'equa ripartizione del valore aggiunto e della redditività fra i soggetti della filiera. passando dall'orto africano di Terra madre, il ministro ha condiviso piu di una proposta del patron di Slow Food.

Una comunanza di idee anche sulla lotta alla cementificazione dei terreni. Oggi pomeriggio Catania incontrerà qui al Lingotto gli assessori regionali per discutere del progetto di legge sulla difesa dei suoli agricoli (per il quale si é avvalso anche della consulenza di Petrini). "Spero che le regioni non ostacolino il provvedimento - dice Catania - é un intervento ormai inderogabile per salvare il territorio. Negli ultimi anno sono stati cementificati quasi due milioni di ettari, é tempo di porre un argine". In sostanza i Comuni non potranno più avere mano libera per cambiare la destinazione dei terreni e gli oneri di urbanizzazione non potranno in futuro essere usati per spese diverse.

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