Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2012 alle ore 07:28.

My24

La vera sfida comincia oggi: trovare il modo di governare. Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela e da ieri nuovo presidente della regione siciliana, lo sa bene: la sua coalizione nonostante la buona affermazione elettorale non ha la maggioranza all'Assemblea regionale siciliana. Colpa di una eccessiva frammentazione delle candidature e di un sistema elettorale che resta maggioritario nella forma ma proporzionale nella sostanza.

Perché oggi, secondo le attribuzioni di 80 dei 90 seggi (gli altri dieci vengono attribuiti al listino del vincitore, uno al presidente e uno al suo avversario più prossimo che ha perso) i gruppi parlamentari a Palazzo dei Normanni sede dell'Assemblea regionale siciliana potrebbero essere parecchi forse addirittura 8 oppure 9. In ogni caso non meno di 5. Ecco perché per Crocetta sarà necessario fare alleanze anche se lui sul tema preferisce non esporsi per il momento: in tutta la campagna elettorale è stato accusato di aver siglato con Gianfranco Micciché il famoso patto della crocché (acronimo appunto di Crocetta e Micciché) secondo cui chi avesse perso le elezioni avrebbe appoggiato il vincitore.

Crocetta, sulla questione, vuole essere chiaro: «Si continua a fare domande demenziali, come 'con chi ti allei?', 'con chi ti inciuci?'. Non sono uno da inciuci: mi alleo ai giovani siciliani, cui dedico la mia vittoria assieme alle mamme siciliane, come la mia, che mi diceva meglio poveri ma onesti. Eppure hanno continuato a farmi queste domande, a me che ho una storia, mi porto dietro una condanna a morte dalla mafia. Questi sono stati gli argomenti di chi non ha voluto scegliere un accordo a sinistra. È un fatto storico quello che si profila: è la prima volta dal dopo guerra che un candidato antimafia come me vince le elezioni in una coalizione di movimenti e partiti. La Sicilia da oggi sarà più europea, più mediterranea. I siciliani hanno capito non è più il momento della protesta fine a se stessa e neanche il momento di mantenere il vecchio sistema di potere».

Secondo i datti più aggiornati il movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che candidava Giancarlo Cancelleri alla presidenza delal regione oltre a essere il primo partito nella regione con il 14,73% ha ottenuto 15 deputati all'Ars: in forza di questo risultato i grillini potrebbero aspirare a ottenere la presidenza del parlamento regionale. Ha ottenuto 14 seggi il Pd, 5 la lista Crocetta presidente e 11 l'Udc (in totale 30). Nella coalizione che sosteneva Micciché oltre a Grande Sud che oprenderebbe 5 seggi c'è il partito dei siciliani Mpa che ne prenderebbe 10 (per Fli il risultato è amaro: zero seggi). E infine la coalizione che sosteneva Nello Musumeci: 12 seggi andrebbero al Pdl, 4 alla lista Nello Musumeci presidente, 4 al Pd-Cantiere popolare. Come si vede trovare la quadra sarà veramente difficile mentre all'orizzonte si profilano questioni molto importanti e problemi da risolvere di non poco conto a partire dai conti economici.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi