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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2012 alle ore 21:35.

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Blitz di un gruppo di studenti autonomi nella redazione torinese della Stampa. Dopo lo sgombero della residenza universitaria "Verdi", occupata dallo scorso gennaio per protestare contro i tagli della Regione all'Edisu, e l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede storica dell'università torinese, questa sera una cinquantina di giovani ha occupato temporaneamente l'ingresso e alcuni locali della cronaca di Torino, lanciando uova e fumogeni e protestando contro il lavoro di un giornalista.

L'azione è durata pochi minuti e gli studenti si sono poi allontanati da soli. «Manifestare il proprio dissenso è un diritto sacrosanto, ma l'occupazione di uno spazio privato e l'uso di frasi violente sono per noi inaccettabili», è la presa di posizione del Comitato di redazione del quotidiano torinese, che «stigmatizza l'aggressione contro un collega impegnato quotidianamente nel suo lavoro di cronista in contesti spesso difficili».

Solidarietà bipartisan dal mondo della politica alla redazione. «Abbiamo fatto bene ad affermare il principio che le borse di studio si prendono solo se si studia e si ha una buona media. Chi studia, di solito, non ha il tempo per andare in giro a fare certe cose», afferma su Facebook il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. «Queste persone - aggiunge - non c'entrano niente con gli studenti. Bisogna che si facciano rispettare le regole».

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