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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2012 alle ore 13:02.

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Primo passo della Francia verso le nozze gay: via libera al disegno di legge del Governo (Ansa)Primo passo della Francia verso le nozze gay: via libera al disegno di legge del Governo (Ansa)

Anche la Francia fa un primo passo verso i matrimoni di coppie omosessuali. Il governo ha varato questa mattina in Consiglio dei ministri un disegno di legge che autorizza i matrimoni omosessuali e l'adozione di un bambino per le coppie gay. Lo ha annunciato il ministro degli Affari familiari, Dominique Bertinotti, definendo la misura «un passo importante verso la parità dei diritti».
Una decisione che arriva proprio nel giorno in cui i matrimoni fra persone dello stesso sesso sono stati approvati in referendum in Maine, Maryland e lo stato di Washington che si sono tenuti in contemporanea con le presidenziali negli Stati Uniti.
Nella giornata di martedì 6 novembre, invece, la Corte costituzionale spagnola ha promosso la legge voluta dal governo Zapatero nel 2005 per i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Una sentenza salutata con sollievo dalle oltre 22.442 coppie omosessuali sposate dall'entrata in vigore della norma. La Spagna era stato il quarto Paese nel mondo a riconoscerle, dopo Olanda, Belgio e Canada e il suo esempio è stato seguito da una decina di Paesi. L'allora leader dell'opposizione e ora premier, Mariano Rajoy, attuale premier, aveva presentato il ricorso alla Corte costituizionale sia contro la polemica riforma del codice civile che riconosceva le nozze fra coppie dello stesso sesso che contro il diritto all'adozione.
La sentenza della Corte costituzionale - coi voti a favore di 8 magistrati e 3 contrari (una maggioranza più ampia di quella attesa) - avalla in toto la normativa, anche se le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni. Il ministro di Giustizia, Alberto Ruiz Gallardon, ha assicurato che il governo del Pp «si atterrà alla sentenza della Corte costituzionale, non modificherà la vigente legge e, pertanto, lascerà esattamente la regolazione che i giudici togati hanno avallato». Il ministro ha riconosciuto che la sentenza «convalida che l'unione fra persone dello stesso sesso rientra nella concezione di matrimonio raccolta nel testo costituzionale, stabilendo una dottrina vincolante».

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