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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2012 alle ore 12:34.

L'apertura di Fini vista dal Pdl, un «bacio della morte» del «traditore». Ma Alfano tace (Ansa)L'apertura di Fini vista dal Pdl, un «bacio della morte» del «traditore». Ma Alfano tace (Ansa)

Non solo tra favorevoli al ritorno di Berlusconi e supporters di Alfano, non solo tra montiani e non. Il Pdl si divide anche tra chi è pronto a un dialogo con l'ex alleato Gianfranco Fini e chi invece considera quello del presidente della Camera una specie di "bacio della morte". Il segretario non ha risposto all'apertura del leader Fli (se Alfano farà «chiarezza sul rapporto con il governo Monti e sulla necessità di continuarne l'azione riformatrice dopo il voto», allora «si potrà aprire una pagina nuova per i moderati»), ma in molti nel partito sono scettici.

Daniela Santanché considera «grave» il fatto che Alfano non abbia «ancora risposto a Fini», il quale «prima di tutto, dovrebbe chiedere scusa a Berlusconi e a tutti gli elettori del Pdl. Fini è il traditore».
Che il leader Fli sia «l'ultima persona che abbiamo in testa in questo
momento» lo dice anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, il quale sottolinea: le dichiarazioni del presidente della Camera «sembrano dettate solo da una voluta malizia». La malizia sarebbe quella di dividere in pro e anti Monti i pidiellini, per convincere Alfano a trasferirsi con i veri montiani nella Lista per l'Italia e dare più chanches alla conferma di Monti dopo il voto a Palazzo Chigi.

Gianfranco Fini, in tv, ha spiegato le ragioni delle sue parole. L'obiettivo, ha precisato al Tg3, è certamente che il Pdl abbandoni la «demagogia» e che il suo segretario si misuri con il governo Monti mettendo al bando le voci più radicali.
Anche Pier Ferdinando Casini si è messo nella scia del leader di Fli, sfidando Alfano: «Se sarà coraggioso...» Come a dire, le primarie non bastano a marcare una discontinuità. E quando i cronisti gli parlano di bacio della morte risponde: «Non so di cosa parlate. Voi sapete che io stimo Alfano, certo ha davanti a sé un percorso molto difficile e delle scelte dolorose da fare perché sia credibile la svolta». Quanto all'Udc, «noi, come tutti i democratici d'italia, guardiamo con attenzione a ciò che accade nel Pdl».

Anche Futuro e libertà resta diviso tra chi tifa per un riavvicinamento con il Pdl e un'ala più montiana e lontana da Alfano. Mentre il silenzio del segretario Pdl è eloquente: Alfano si concentra sulle primarie e rinvia le scelte sulle alleanze.

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